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Conferenza Partito radicale
Cicciomessere Roberto - 16 novembre 1991
Chi è la vittima di chi?

Non intendo mettere in discussione tutti gli episodi in cui Gaetano Dentamaro è stato vittima di scarso riconoscimento da parte del Partito Radicale Partitocratico (PPP), accecato dall'incapacità di apprezzare in pieno il valore decisivo delle iniziative di questo suo unico militante integralmente radicale e nonviolento. Questo perchè non ho conoscenza diretta della maggior parte dei fatti raccontati nei suoi flash. Della vicenda connessa al Consiglio federale di Zagabria sono stato invece testimone. Ricordo infatti la sveglia alle cinque del mattino per poter prendere l'autobus che alle sei avrebbe dovuto portarci in un villaggio colpito dalla guerra. Alle sei, per poter ritornare alle nove e non sottrarre così neanche un minuto ai lavori del Consiglio federale nella sua giornata conclusiva, alla discussione sulle decisioni che doveva prendere. Questa crudeltà degli orari era strettamente connessa alla natura di un Consiglio federale di un partito trasnazionale, composto da circa 150 persone provenienti da

molte parti del mondo, assistito da sette cabine di interpretazione simultanea con interpreti legati ad un preciso contratto ed orario di lavoro, che come ognuno può immaginare costa centinaia di milioni e non può essere convocato più di due o tre volte all'anno. Utilizzare quindi questo tempo prezioso (e in particolare l'ultimo pomeriggio del Consiglio) per fare altro, anche di immenso valore politico come l'incontro con le madri serbe e il militare federale, rappresentava non solo un costo finanziario enorme ma anche perdere la stessa possibilità di discutere e votare le mozioni finali presentate. La presidenza del CF ha ritenuto quindi che fosse suo dovere assicurare, una volta sfumata la visita al villaggio croato bombardato dai serbi (a causa del divieto delle autorità che ritenevano di non poter garantire la sicurezza del convoglio), che il Consiglio potesse concludere i suoi lavori senza "distrazioni". Alcuni membri del CF, per fortuna pochi, fra cui Gaetano hanno invece ritenuto che fosse più importa

nte della discussione e della votazione delle mozioni che fissavano gli impegni del Pr per i prossimi mesi prendere le iniziative che sono state raccontate. Avrebbe anche voluto voluto discuterne con la stringatezza che lo caratterizza...

Gaetano, fermo nella sua incrollabile consapevolezza di dover salvare il Pr dalla merda partitocratica nella quale richia sempre più di scivolare e per questo vittima di censure ed altre angherie, non ha neppure pensato che avrebbe potuto, senza alcun danno, prendere la stessa iniziativa alla conclusione dei lavori, la mattina seguente, poiché la partenza della maggior parte dei partecipanti da Zagabria era prevista per le 12. Non così per il CF, legato com'era a contratti ed impegni precisi.

Chi è la vittima di chi?

 
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