La difficile nascita di una nuova umanità.
ARTICOLO DI MAIREAD MAGUIRE
6 novembre, 1991
"L'Armata federale dominata dai Serbi ha continuato ad occupare e distruggere i villaggi, hanno ucciso gli anziani che non volevano lasciare le loro case. Il corpo di una vecchia donna era appeso ad una croce di legno con le braccia distese, brutalizzata. Sono state distrutte più di 200 chiese, interi villaggi sono stati svuotati e ridotti a rovine, intere città sono state isolate e circondate dalle truppe dell'Armata federale. Civili innoncenti, inclusi bambini (in una sola città, quella di Vukovar, ci son 40.000 persone). Qui i civili sono stati costretti a nascondersi sottoterra a causa dei bombardamenti aerei. Erano senza elettricità, acqua, cibo e medicinali. Quest'armata, seconda forse solo a quella dell'Unione Sovietica, che ha causato il genocidio del popolo croato con i suoi deliranti (furiosi?) tentativi di mantenere le regole del "vecchio stile" comunista, negando così al popolo il suo diritto alla democrazia. Dite al Mondo di fare qualsiasi cosa possa fermare le Forze federali e chiedete il loro
ritiro dalla Croazia. L'Armata ha ucciso migliaia di persone, hanno addirittura bombardato gli ospedali. Qui non siamo nell'Irlanda del Nord". Queste parole mi sono state dette dal Vescovo di Zagabria una mattina in cui l'Armata jugoslava aveva intensificato i suoi bombardamenti sulle città croate e che poco tempo prima aveva bombardato lo stesso palazzo del Parlamento di Zagabria. Il Vescovo iniziò a piangere - sì, anche i vescovi piangono e devono sicuramente smettere di chiedere a se stessi, in momenti come questi - "il Mondo è diventato folle?".
Mi sono trovato a Zagabria per parlare per tre giorni agli attivisti pacifisti locali e per prendere parte al Consiglio Federale del Partito Radicale, transnazionale e non violento. Ho aderito con entusiasmo alla Risoluzione votata dal Consiglio con la quale si richiede l'immediato riconoscimento delle Repubbliche dell'ex-Yugoslavia, che hanno democraticamente proclamato la loro indipendenza, e l'applicazione delle sanzioni, se l'Armata federale dominata dai Serbi non cesserà immediatamente di bombardare la Croazia.
Sul volo di rientro per l'Irlanda del Nord, mi sono tornate in mente le parole del Vescovo quando con il cuore pesante ho letto che l'IRA aveva bombardato l'ospedale Musgrave Park, uccidendo due giovani soldati. Il giornale riportava anche che era stato trovato il cadavere di un giovane in una macchina e che in seguito la polizia aveva attribuito l'uccisione all'ambiente dei ladri di auto???. Anch'io mi sono chiesto se "il Mondo è diventato pazzo?".
Naturalmente il Mondo non è impazzito. E' un mondo di immensa bellezza e perfezione - solo guastato e distrutto, in maniera incredibile dall'uso ed abuso del genere umano. Sappiamo che il Mondo sta morendo ma sappiamo anche che con una reale determinazione e volontà, messa in atto subito, possiamo salvarlo e cambiare le cose. Vogliamo farlo in tempo?
Anche l'umanità non è impazzita. Il profondo calore umano e la capacità di verà pietà delle popolazioni dell'Irlanda del Nord nel pieno della guerra, lo stesso calore e pietà dei Croati e dei Serbi durante loro guerra (in effetti questo vale ovunque) confonde e colpisce gli osservatori in visita sui luoghi. "Non capisco - la gente e così gentile - come questa guerra possa andare avanti così".
Tuttavia dappertutto la gente, nella sua naturale repulsione contro la crudeltà e la violenza e al fine di soddisfare il bisogno umano di trovare risposte traendo qualcosa di sensato dall'assurdo, spesso si affretta a "biasimare" qualcuno - cioè nessun altro che loro stessi - per la malvagità a cui assistono. Le risposte si presentano sottoforma di un pericoloso semplicismo - è l'Armata federale, i Comunisti, i provos, i lealisti estremisti, l'Armata britannica, etc.. Sbarazzati degli uomini violenti (Oh quanto spesso abbiamo sentito questa frase nell'Irlanda del Nord) e tutto andrà bene, tutte le cose andranno bene e noi "brava" gente potremo tirare avanti in pace. Sbagliamo nel non riconoscere che noi stessi siamo parte del problema. Noi fragili esseri umani siamo a volte capaci di un immenso bene e allo stesso tempo capaci di grande malvagità. Il cambiamento avverrà solo quando ognuno di noi si assumera la battaglia quotidiana di essere egli stesso più indulgente, compassionevole, amorevole e sopratt
utto pieno di felicità nella consapevolezza che noi stessi, per un qualche miracolo, possiamo cambiare, così come quelli intorno a noi possono a loro volta cambiare. Qui sta la nostra speranza per un futuro migliore. Perciò anche da questa battaglia con noi stessi per essere umani in modo più sincero scaturisce la verità - la vita è veramente sacra, l'amore è più forte dell'odio. Arriviamo a comprendere che questa forza nascosta dell'amore è in azione nel nostro mondo attualmente, in una forma misteriosa che sta aiutando l'umanità a raggiungere una nuova consapevolezza della vita ed un nuovo rifiuto a ricevere il "regalo della vita" da un altro essere umano. Ma questa rinascita di una umanità più profonda - più in sintonia con i nostri bisogni spirituali, non avverrà senza sofferenza, sia spirituale e per un vasto livello della società. L'appello alle istituzioni sociali - sia secolari che religiose - di rispettare le nostre vite e il diritto alla libertà personale, o sarà ancora ignorato, ridicolizzato come
una idealistica assurdità, oppure semplicemente, come accade nei Paesi del Terzo Mondo e come sta accadendo in Yugoslavia ora, si scontrerà con tutta la violenza, la crudeltà, la guerra e l'oppressione che lo Stato può usare per imporre la sua idea di "ordine" (Non cesserò mai di stupirmi alla domanda del Governo di "ordine" piuttosto che di "giustizia").
Ma mi chiedo perchè tutto ciò mi stupisce così tanto. Una volta che noi, la gente, abbiamo autorizzato lo Stato ad agire per nostro conto, una volta che abbiamo consentito che metta radici la "menzogna" che lo Stato possa affermare "l'ordine" perfino utilizzando la vita umana se necessario, non importa allora se il "prezzo è una o milioni di vite"; essi sosterranno che stanno solo facendo il bene per cui li paghiamo.
Così da qualche parte, in qualche maniera, abbiamo fatto male le cose. E siamo tutti responsabili. Forse possiamo ricominciare. Iniziare a creare società in cui le persone imparino a convivere insieme, riconoscendo ed esaltando le loro differenze - senza minacciarsi od uccidersi l'un l'altro. Senza rifugiarsi nel bozzolo, perfino distruttivo, della protezione armata statale o della dominazione come nei Paesi del Terzo Mondo. Forse possiamo iniziare ad imparare "le politiche comunitarie" dove la gente ha voce in capitolo in quello che accade nelle proprie vite, nelle comunità, restaurando così la loro dignità ed il senso di identità ed appartenendo gli uni agli altri e alla terra. No, il Mondo non è diventato pazzo. Credo che ciò a cui stiamo assistendo sono farfalle che irrompono fuori dal bozzolo per essere "libere" di scrollarsi la "la vecchia condizione" e trovare un nuovo stile di vita, nuove istituzioni, che abbia un senso e veri valori. Alcune farfalle saranno uccise durante questa rinascita, così
come è accaduto ai giovani studenti del Movimento per la Democrazia in Cina, alle persone nelle democrazie che lottano nel Terzo Mondo e, oggi nella ex-Jugoslavia, ma nell'analisi finale uno sviluppo della specie umana ha messo le ali, sta volando e non può essere fermato.
In tutto questo il popolo dell'Irlanda del Nord può avere una grande "speranza" che anche qui ci siano molte "farfalle" con la volontà di avere parte nella creazione di questa nuova "umanità" e, mentre nessuno e nessuna cosa può far sparire la sofferenza di coloro che hanno perso i loro cari durante gli ultimi 22 anni, forse il loro dolore può voler dire che se le loro sofferenze hanno aiutato la "nascita di una nuova umanità" allora il tormento non è stato patito in vano.
Mairead Maguire
6-11-91.