PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNOIl Consiglio regionale del Piemonte
preso atto che continua la guerra di aggressione della Serbia contro
la Croazia, che fino ad oggi ha prodotto migliaia di morti, serbi e
croati, decine di migliaia di feriti, più di 15 miliardi di dollari di
danni e danni incalcolabili ai beni ambientali, storici e culturali di
quel Paese. In particolare suscita orrore la quasi completa
distruzione della cittadina di Vukovar e l'assedio contro la città di
Dubrovnic/Ragusa che in quanto tale appartiene, a pieno titolo, al
patrimonio culturale italiano ed europeo;
ricordato che la Serbia ha occupato l'intero territorio della
Repubblica del Kossovo, ha operato una feroce repressione della
popolazione albanese lì residente ed ha esautorato il Parlamento di
quel Paese, liberamente eletto, di ogni potere;
considerato che è nell'interesse dell'Europa tutta il blocco immediato
dell'aggressione ed il ristabilimento delle regole di diritto per la
composizione dei conflitti nazionali;
rilevato che l'aggressione serba è una aperta violazione delle regole
di diritto della ex Federazione iugoslava e si configura, di fatto,
come un tentativo golpista di soffocamento delle volontà popolari
democraticamente espresse;
preso atto che le recenti scelte politiche della CEE e dell'Italia -
in assenza di interventi diretti dell'ONU e delle grandi potenze - pur
essendo un piccolo passo rispetto alle posizioni precedenti sono di
fatto pericolose: concedere alla Serbia 60 giorni per interrompere le
azioni militari per procedere al riconoscimento di Croazia e Slovenia
può significare "libertà" di aggressione per altri 60 giorni;
sottolineata la tragica situazione dello stesso popolo serbo,
costretto a vivere in un regime comunista, totalitario, privato delle
fondamentali libertà di informazione;
ricordata l'importanza che avrebbe avuto una Comunità europea più
forte, in particolare un Parlamento europeo con i pieni poteri
legislativi e di controllo, in una situazione come la presente;
chiede al Governo italiano:
1. l'immediato riconoscimento delle Repubbliche dell'ex Iugoslavia che
hanno democraticamente proclamato la propria indipendenza;
2. di garantire - direttamente ed attraverso la CEE - alle altre
Repubbliche o Regioni autonome di decidere democraticamente sulla
stessa questione;
3. di ritirare il proprio ambasciatore da Belgrado in quanto
ambasciatore presso la Federazione iugoslava e di inviare propri
ambasciatori o rappresentanti diplomatici presso le Repubbliche della
ex Iugoslavia, democraticamente costituitesi;
4. di procedere all'immediato blocco economico e politico della Serbia
se non sospenderà subito le azioni militari, in particolare contro
Dubrovnic e Vukovar, e ritirerà l'esercito dai territori occupati;
chiede alla Comunità europea, direttamente ed attraverso il Governo
italiano:
5. di associare alla Conferenza dell'Aja un legittimo rappresentante
del Kossovo;
6. di procedere all'immediato blocco economico e politico della Serbia
se non sospenderà subito le azioni militari, in particolare contro
Dubrovnic e Vukovar e ritirerà l'esercito dai territori occupati della
Croazia;
7. di procedere alla convocazione di una Conferenza europea per la
creazione di un sistema sovranazionale di garanzie per i diritti degli
individui e delle minoranze individuali etniche e religiose;
chiede all'ONU, direttamente ed attraverso il Governo italiano.
8. di annullare il seggio assegnato all'ex-Iugoslavia presso l'ONU
9. di investire il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite della
questione della grave minaccia alla sicurezza ed alla pace dell'Europa
rappresentata dall'aggressione serba alla Croazia ed alla repressione
della popolazione del Kossovo
chiede all'Accademia delle Scienze della Svezia :
10. di assegnare al popolo del Kossovo ed ai suoi rappresentanti
legittimamente eletti il Premio Nobel per la pace per la risposta
nonviolenta alla feroce repressione serba;
chiede al Governo italiano, alla Comunità europea, all'ONU:
11. di procedere con urgenza all'organizzazione di aiuti alle
popolazioni colpite dall'aggressione serba;
decide
12. di organizzare urgentemente propri aiuti materiali, con un
contributo proprio ed uno della Giunta regionale, a favore delle
popolazioni colpite dall'aggressione serba, convocando urgentemente il
Comitato regionale di Solidarietà ed utilizzando le organizzazioni
internazionali che già lì operano;
invia il presente documento:
- al Presidente del Consiglio, ai Ministri degli Esteri, della
Protezione Civile, dell'Immigrazione, ai Presidenti ed ai Gruppi
parlamentari dei due rami del Parlamento;
- alla Commissione Europea, al Presidente ed ai Gruppi Parlamentari
del Parlamento Europeo, al Presidente della Conferenza dell'Aja;
- al Presidente dell'Accademia delle Scienze di Svezia;
- al Presidente dell'Assemblea ed al Segretario generale dell'ONU
Torino 8 novembre 1991
Enzo Cucco