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Conferenza Partito radicale
Cucco Enzo - 7 gennaio 1992
PIEMONTE E CROAZIA ODG
PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio regionale del Piemonte

preso atto che continua la guerra di aggressione della Serbia contro

la Croazia, che fino ad oggi ha prodotto migliaia di morti, serbi e

croati, decine di migliaia di feriti, più di 15 miliardi di dollari di

danni e danni incalcolabili ai beni ambientali, storici e culturali di

quel Paese. In particolare suscita orrore la quasi completa

distruzione della cittadina di Vukovar e l'assedio contro la città di

Dubrovnic/Ragusa che in quanto tale appartiene, a pieno titolo, al

patrimonio culturale italiano ed europeo;

ricordato che la Serbia ha occupato l'intero territorio della

Repubblica del Kossovo, ha operato una feroce repressione della

popolazione albanese lì residente ed ha esautorato il Parlamento di

quel Paese, liberamente eletto, di ogni potere;

considerato che è nell'interesse dell'Europa tutta il blocco immediato

dell'aggressione ed il ristabilimento delle regole di diritto per la

composizione dei conflitti nazionali;

rilevato che l'aggressione serba è una aperta violazione delle regole

di diritto della ex Federazione iugoslava e si configura, di fatto,

come un tentativo golpista di soffocamento delle volontà popolari

democraticamente espresse;

preso atto che le recenti scelte politiche della CEE e dell'Italia -

in assenza di interventi diretti dell'ONU e delle grandi potenze - pur

essendo un piccolo passo rispetto alle posizioni precedenti sono di

fatto pericolose: concedere alla Serbia 60 giorni per interrompere le

azioni militari per procedere al riconoscimento di Croazia e Slovenia

può significare "libertà" di aggressione per altri 60 giorni;

sottolineata la tragica situazione dello stesso popolo serbo,

costretto a vivere in un regime comunista, totalitario, privato delle

fondamentali libertà di informazione;

ricordata l'importanza che avrebbe avuto una Comunità europea più

forte, in particolare un Parlamento europeo con i pieni poteri

legislativi e di controllo, in una situazione come la presente;

chiede al Governo italiano:

1. l'immediato riconoscimento delle Repubbliche dell'ex Iugoslavia che

hanno democraticamente proclamato la propria indipendenza;

2. di garantire - direttamente ed attraverso la CEE - alle altre

Repubbliche o Regioni autonome di decidere democraticamente sulla

stessa questione;

3. di ritirare il proprio ambasciatore da Belgrado in quanto

ambasciatore presso la Federazione iugoslava e di inviare propri

ambasciatori o rappresentanti diplomatici presso le Repubbliche della

ex Iugoslavia, democraticamente costituitesi;

4. di procedere all'immediato blocco economico e politico della Serbia

se non sospenderà subito le azioni militari, in particolare contro

Dubrovnic e Vukovar, e ritirerà l'esercito dai territori occupati;

chiede alla Comunità europea, direttamente ed attraverso il Governo

italiano:

5. di associare alla Conferenza dell'Aja un legittimo rappresentante

del Kossovo;

6. di procedere all'immediato blocco economico e politico della Serbia

se non sospenderà subito le azioni militari, in particolare contro

Dubrovnic e Vukovar e ritirerà l'esercito dai territori occupati della

Croazia;

7. di procedere alla convocazione di una Conferenza europea per la

creazione di un sistema sovranazionale di garanzie per i diritti degli

individui e delle minoranze individuali etniche e religiose;

chiede all'ONU, direttamente ed attraverso il Governo italiano.

8. di annullare il seggio assegnato all'ex-Iugoslavia presso l'ONU

9. di investire il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite della

questione della grave minaccia alla sicurezza ed alla pace dell'Europa

rappresentata dall'aggressione serba alla Croazia ed alla repressione

della popolazione del Kossovo

chiede all'Accademia delle Scienze della Svezia :

10. di assegnare al popolo del Kossovo ed ai suoi rappresentanti

legittimamente eletti il Premio Nobel per la pace per la risposta

nonviolenta alla feroce repressione serba;

chiede al Governo italiano, alla Comunità europea, all'ONU:

11. di procedere con urgenza all'organizzazione di aiuti alle

popolazioni colpite dall'aggressione serba;

decide

12. di organizzare urgentemente propri aiuti materiali, con un

contributo proprio ed uno della Giunta regionale, a favore delle

popolazioni colpite dall'aggressione serba, convocando urgentemente il

Comitato regionale di Solidarietà ed utilizzando le organizzazioni

internazionali che già lì operano;

invia il presente documento:

- al Presidente del Consiglio, ai Ministri degli Esteri, della

Protezione Civile, dell'Immigrazione, ai Presidenti ed ai Gruppi

parlamentari dei due rami del Parlamento;

- alla Commissione Europea, al Presidente ed ai Gruppi Parlamentari

del Parlamento Europeo, al Presidente della Conferenza dell'Aja;

- al Presidente dell'Accademia delle Scienze di Svezia;

- al Presidente dell'Assemblea ed al Segretario generale dell'ONU

Torino 8 novembre 1991

Enzo Cucco

 
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