Mi ribello on-line all'affermazione di F.Sforza: la stima di una persona dovrebbe essere un fatto privbato, la politica e' un'altra cosa (non sto citando, interpreto a memoria le impressioni che la letura del testoi precedente mi ha lasciato).
E' un discorso credo abbastanza tipico nel regime italiano, e io personalmente l'ho sentito ripetere alcune migliaia di volte: Pannella če' simpatico, parla bene, lo stimo perche' ha coraggio. ma non lo voto, perche' non posso mordere la mano che mi nutre (bene o male).
Ora a me va benissimo anche questo discorso, purchée' chi lo fa accetti di porre in discussione proprio quell'ultima parte tra parentesi: bene o male? Cioče': queste mani che votiamo pur non avendone stima, ci nutrono bene, o male? La sanita', funziona bene, o male? I trasporti? Le tasse? La giustizia? Eccetera. Mi sembra che questo sia il punto, cioe' quello della buona amministrazione; altrimenti non parliamo di democrazia, ma di tribalismo.