Ottima l'ultima bustina di Minerva sulla fretta. Quando si legge in fretta poi in bocca può rimanere un amaro che però appartiene più al lettore che all'intervento (o agli interventi), che si sforza si spegare una cosa semplicissima e pure non capìta: Pannella ci ha dato tanti esempi di impegno, che nessuna persona intelligente perde più tempo a dubitare della sua buona fede. Ma il punto non è questo. Il punto è che dubitare delle persone è un buon esercizio di democrazia.Io voglio credere che mai, mai e poi mai Pannella vorrebbe ricevere deleghe fideistiche, basate sul suo (innegabile) carisma. Questo mi pareva chiaro fin dal mio primo intervento, e chiarissimo dopo quello di Paolo Pizzi.
Ho sentito Pannella dire più di una volta cose che mi hanno fatto dubitare e riflettere, ed è di questo che gli sono più grato. Invece quando lo sento dare prova di foga oratoria, per es. in Radio R., debbo dire onestamente che lo trovo un po' stucchevole. Qui ci sarebbero da sviluppare le considerazioni di Dell'Aiuto.
Ma fra i tanti mali della politica italiana c'è la pretesa di avere deleghe in bianco, non vincolate ad un programma, per il fatto di essere in qualche modo misterioso in diretto contatto mistico con una verità trascendente. Dire che tanto poi i programmi non si rispettano, e che quindi tanto vale non farli, questa sì è una manifestazione di bigottismo. Temo che Gaetano non abbia letto il mio primo, ormai remoto intervento sul programma.
La stima di una persona è il valore che si attribuisce alla sua firma. In fondo a un programma, però. Non prenderei mai un assegno (un programma di pagamento) da qualcuno che notoriamente, negli ultimi quarant'anni, ha staccato centinaia di assegni scoperti. Ma lo prenderei subito da chi ne ha staccati pochi, e quei pochi li ha sempre puntualmente "onorati". Eh già, si dice così: "onorati".
Personalmente trovo Créme Caramel una odiosa manifestazione di piaggerìa e non lo riesco a sopportare per più di 45 secondi. Ci vorrebbe Petrolini, ci vorrebbe...
Jersera nel giornale ch'ho comprato
Ho visto un bell'articolo di fondo
non c'era niente, ma non vi nascondo
Che l'affare mi molto interessato
Ché, quando leggo dei pensieri in bianco
Trovo che son d'accordo e non mi stanco
(...)
Trovo che in fondo è un bel provvedimento
e sarebbe del massimo interesse
se pure nei discorsi si potesse
far la censura del ragionamento
dir le cose a metà, dirle e non dirle:
fingere di capire e non capirle.
("Venite a sentire", Introduzione)
Ma il Verdone non la legge mai, la conf. partito radicale?