Fedele al motto: "nessun nemico a sinistra", mi rifiuto di rispondere agli insulti del compagno Salvidio.
Il compagno Salvidio si trova in una lista dichiaratamente di sinistra, capeggiata dal socialista Massimo Severo Giannini, (membro dell'Assemblea Nazionale del partito e ministro, amico fraterno di altri socialisti come Franco Reviglio e Rino Formica), si presenta sotto il simbolo della "Rosa nel pugno", un simbolo al quale sono inscindibilmente legate grandi battaglie di libertà condotte dalla sinistra, come quella del divorzio, dell'aborto, e della lotta al proibizionismo.
Per di più il compagno Salvidio ha compiuto un atto di sincera dedizione alla causa - quasi bolscevico direi - quello di presentarsi in lista ben sapendo di non essere eletto: un'azione generosa, degna di un compagnuccio della Cellula Van Troi di via Tigré.
No, di fronte a tutto questo io chino il capo e saluto, come si usa tra compagni, col pugno chiuso e il braccio levato.
Venceremos Comandante Salvidio!