Egregio...,

Dall'Irak alla Somalia, dalla ex Jugoslavia allo Yemen, da Haiti al Ruanda, la comunità internazionale ha assisto - per lo più totalmente impotente - ad un moltiplicarsi di massacri, distruzioni e - last but not least - violazioni ripetute e su grande scala del diritto e della legalità internazionale.

Per far fronte a questo dilagare di nuovi signori della guerra, responsabili di queste tragedie umane e di civiltà, la comunità internazionale si deve dotare di nuovi strumenti in grado di punire i colpevoli e di dissuadere quanti, ovunque nel mondo, sarebbero tentati di seguire il loro "esempio".

Occorre quindi con la massima urgenza creare una giuridizione penale internazionale ed un strumento in grado di fare rispettare il diritto e la legalità internazionale. Occorre istituire sotto l'egida delle Nazioni Unite un Tribunale internazionale penale permanente.

Grazie alla recente adozione da parte dell'International Law Committee (ILC) delle Nazioni Unite del progetto di statuto del Tribunale internazionale, questa necessità, cosi sentita da tanta parte dell'opinione pubblica mondiale, può diventare, a brevissimo termine, realtà.

Occorre perciò creare una grande mobilitazione internazionale che induca l'Assemblea Generale ad approvare lo statuto nel corso della sua attuale sessione plenaria. In questo modo diventerà possibile convocare entro l'anno prossimo una Conferenza intergovernativa in grado di sottoporre alla ratifica dei Stati che lo vorranno il Trattato di istituzione del tribunale stesso. Quale atto potrebbe onorare in maniera più concreta e fattiva l'anniversario del cinquantenario della fondazione delle Nazioni Unite!

Ecco le ragioni per le quali Le chiediamo una Sua adesione tempestiva all'appello qui accluso, indirizzato al segretario dell'ONU ed ai governi del mondo e che pubblicheremo sulla stampa internazionale nei primi di ottobre.

RingraziandoLa per la Sua attenzione e nella speranza di poter contare sul Suo tempestivo appoggio, La preghiamo di gradire i nostri più sentiti saluti,

Emma Bonino, (segretaria del Pr, deputata)

Olivier Dupuis (presidente del Consiglio generale del Pr)