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Partito Radicale Silvja - 17 settembre 1994
UN PIANO DI MILOSEVIC PER CONSEGNARE KARADZIC A UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE

Riesplode la guerra in Bosnia, offensiva musulmana a Sud, i serbi ripiegano, la capitale è di nuovo senza luce, gas e acqua: i cecchini hanno ripreso a sparare contro la gente per strada

La Stampa, sabato 17 settembre 1994

Ingrid Badurina

Dopo una lunga offensiva l'esercito bosniaco, mentre Sarajevo è ancora una volta senza luce, acqua e gas, ha sfondato le linee serbe intorno a Konjic, città a metà strada tra Sarajevo e Mostar, costringendo le milizie serbe a ritirarsi da una decina di villaggi nei dintorni. Per rappresaglia i serbi hanno bombardato il centro di Konjic. A detta di "Radio Sarajevo" i serbi, che hanno perso moltissimi uomini, fuggono verso Nevesinje, roccaforte serba della Bosnia sudorientale.

A Sarajevo i serbi hanno nuovamente deciso di stringere la morsa intorno alla città chiudendo i principali erogatori d'acqua che si trovano nei territori da loro occupati. Anche il cessate-il-fuoco viene ripetutamente violato. I cecchini serbi sparano di nuovo contro la gente. Gli abitanti di Sarajevo hanno ripreso a correre a tutti gli incroci e nei punti bersagliati dagli sniper.

"Saremo obbligati a imporre le sanzioni ai musulmani se la Serbia continuerà a imporle a noi", ha ripetuto ieri il leader serbo bosnaico Karadzic, annunciando che verranno bloccati tutti i convogli umanitari destinati ai bosniaci. E ha aggiunto la sua frase preferita: "Non un uccello in volo raggiungerà nessuan enclave musulmana". Se la comunità internazionale continuerà a colpire i serbi sarà inevitabile lo scontro fino alla vittoria finale, ha detto Karadzic e ha cominciato a mettere in atto le minacce tagliando l'acqua e la luce a Sarajevo.

Intanto ieri per la prima volta gli osservatori internazionali si sono dispiegati sul confine tra Serbia e Bosnia, lungo il fiume Drina, per controllare se le sanzioni di Milosevic contro i serbi bosniaci sono veramente applicate. Gli oppositori di Milosevic, tra cui i radicali di Seselj e la chiesa ortodossa serba, lo accusano di alto tradimento per aver introdotto le sanzioni contro i fratelli della Bosnia. In realtà gli aiuti agli uomini di Karadzic continuano ad arrivare.

Che lo scontro tra Milosevic e Karadzic stia diventando sempre più forte sembrerebbero confermare le voci sempre più insistenti secondo cui Karadzic dovrebbe essere rovesciato entro la fine di settembre. Il putch verrebbe fatto dagli ufficiali del generale Mladic, comandante in capo delle forze serbo-bosniache, che sono tutti rimasti sulla lista paga dell'esercito jugoslavo di Belgrado. Secondo lo scenario descritto dal giornale serbo Telegraf Karadzic non verrebbe fisicamente eliminato ma consegnato al tribunale internazionale per i crimini di guerra.

 
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