Trieste, 6 ottobre 1994
Egregio Direttore, sono un »affezionato lettore del Suo giornale fin dal 1977, ma oggi, 6 ottobre 1994, mi ritrovo dover constatare una operazione redazionale che mi lascia fortemente amareggiato.
Leggo infatti della definitiva approvazione dell'abolizione della pena di morte in Italia: una notizia data con buon risalto ma strutturata con una perfezione censoria o, se preferisce, prodotta con un abile lavoro di espunzione testuale-politica, che non posso non farLe rilevare. Come riesce il Suo giornale a non citare neppure di striscio il primo e forte promotore della campagna abolizionista intervistando nel contempo tutto lo schieramento di sinistra che ha votato a favore della legge ? Mi chiedo, possibile che »Nessuno Tocchi Caino , ossia l'associazione politica all'origine dell'iniziativa che ha saputo mobilitare Sindaci di tutto il mondo, organizzare una marcia approdata in Quirinale il giorno di Pasqua, che si sta mobilitando presso l'ONU per una moratoria della pena di morte in tutto il pianeta, che ha nutrito queste iniziative con impegni personali giunti fino al digiuno, che annovera tra i suoi promotori personaggi come Liliana Cavani, per fare solo un nome, venga eliminata proprio il giorno de
l coronamento della »sua iniziativa? Possibile che tutto ciò accada solo perchè quell'associazione annovera tra i suoi membri non solo »progressisti , verdi - come il sottoscritto -, persone dell'area culturale liberal-democratica, ma anche radicali? Mi auguro che la scientificità e la perfezione di questa operazione non trovi in così bassi calcoli di bottega la sua ragione scatenante. RingraziandoLa per l'attenzione - Distinti Saluti
Paolo Evangelisti (Consigliere circoscrizionale di Alleanza per Trieste) Via Pietà 37, 34141 Trieste.-