"AMERICA OGGI"
occhiello:
Società/Pena di morte - La campagna abolizionista lanciata da "Nessuno Tocchi Caino" è a termine ed ha scadenze precise per i prossimi sette anni. Il coinvolgimento dell'ONU
titolo:
OPERAZIONE "NEW YORK"
di Sergio D'Elia
L'Italia ha cancellato la pena di morte dai codici militari, e ha raggiunto gli otto Paesi nella Comunità Europea e i cinquantaquattro nel mondo che l'hanno totalmente abolita. Questo importante successo è venuto dopo ripetuti tentativi andati a vuoto nelle precedenti legislature, e grazie all'impegno di parlamentari aderenti a Nessuno tocchi Caino e ai militanti abolizionisti mobilitati per giorni davanti al parlamento. L'Italia ha così arricchito il suo patrimonio storico - da Beccaria in poi - di leggi civili, e consolidato una realtà: un'Europa senza pena di morte. Questa realtà ha trovato conferma nel Rapporto adottato la scorsa settimana dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa che - su iniziativa di un altro membro di Nessuno tocchi Caino, lo svedese Hans Franck - ha chiesto ai 32 Stati membri di "cancellare completamente la pena di morte dai propri codici penali e militari". Tutto ciò costituisce una nuova possibilità di lotta sul fronte della giustizia e del diritto internazionali. L'Itali
a, in particolare, potrà sostenere con più forza e credibilità la proposta di sospensione universale delle esecuzioni capitali avanzata all'Onu e che l'Assemblea Generale discuterà a fine ottobre, assieme a quella per la istituzione del Tribunale internazionale sui crimini contro l'umanità. Dopo la costituzione del Tribunale ad hoc sui crimini commessi nella ex-Jugoslavia che esclude in ogni caso la pena di morte, un altro impulso può essere dato dal nostro Paese all'affermarsi sul piano internazionale di una giurisdizione formale ed effettiva contro le violazioni al diritto umanitario, e all'affermarsi, in essa, del principio che lo Stato, in nessun caso, può disporre della vita di un suo cittadino.
Per sostenere l'obiettivo di una moratoria universale delle esecuzioni capitali e quello della istituzione di un tribunale penale internazionale, il Partito radicale e la Lega Nessuno tocchi Caino hanno avviato una grande mobilitazione internazionale e una campagna di informazione. L'operazione, che si chiama "New York-New York", ha per scopo raggiungere l'opinione pubblica americana e i delegati all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riuniti in queste settimane per decidere anche su queste due proposte.
Di solito nelle campagne contro la pena di morte si tenta di "salvare" dall'esecuzione un "innocente" oppure si ricorre a casi che suscitino ondate di compassione: un minorenne, un emarginato, un handicappato. Nessuno tocchi Caino è una campagna per salvare il più colpevole, indica l'indisponibilità allo Stato della vita del cittadino come essenza di un nuovo diritto civile e penale, da conquistarsi come si è conquistato il diritto di voto, a non essere schiavi, a non essere torturati: non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria. Spetta ai legislatori di tutto il mondo - con il sostegno dei militanti abolizionisti e delle campagne di informazione - di ottenere l'abolizione della pena di morte nei propri parlamenti e dai propri governi. Questo può accadere solo con l'affermazione di un diritto formale e obbligatorio, che muti il sistema penale e il diritto internazionale.
Nessuno tocchi Caino è una campagna abolizionista a termine, da sviluppare nell'arco dei prossimi sette anni, e che ha scadenze e obiettivi politici e giuridici intermedi da qui al 2000.
A metà novembre, una proposta di risoluzione formulata da Nessuno tocchi Caino e presentata dal Governo italiano, verrà discussa a New York dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.