L'INFORMAZIONE 22 ott.1994: Campagna
»I radicali negli USA per i diritti umani.
Una campagna di informazione rivolta all'Onu per l'istituzione del Tribunale permanente sui crimini contro l'umanità e la moratoria delle esecuzioni capitali: è questo l'obiettivo di »New York New York , iniziativa lanciata dal Partito Radicale e illustrata da Emma Bonino (nella foto) in una conferenza stampa. Erano presenti Cesare Salvi e Giovanna Melandri (Pds), Massimo Scalia (Verdi), Lorenzo Strick-Lievers e Francesca Scopelliti (Lista Pannella-Riformatori) e Sergio D'Elia, segretario dell'associazione »Nessuno Tocchi Caino . Telefonando al numero 06/689791 sarà possibile contribuire a raccogliere fondi (mancano ancora circa 150 milioni di lire) per acquistare una pagina sul »New York Times su cui pubblicare il testo dell'appello per il Tribunale, della risoluzione sulla moratoria e l'elenco dei firmatari (finora sono 1550, tra cui 7 Premi Nobel, 649 parlamentari e 150 sindaci in tutto il mondo). »Vogliamo raggiungere l'opinione pubblica americana - ha detto Emma Bonino - e creare consenso tra i delegat
i dei governi alle Nazioni Unite. Stiamo anche raccogliendo adesioni per un appello all'Onu affinchè l'Assemblea discuta già in questa sessione la proposta di Statuto del Tribunale e convochi per il 1995 una Conferenza Internazionale istitutiva del Tribunale Penale Internazionale, contro cui si è espresso il governo degli Usa .-
L'OPINIONE 23 ottobre 1994 : Operazione »New York, New York
Telefonate Roma 689791: contro la pena di morte
»New York New York : non è solo la canzone di Liza Minelli, ma l'»operazione del Partito Radicale e della Lega "Nessuno Tocchi Caino" per ottenere dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite una moratoria delle esecuzioni capitali a livello mondiale, premessa per l'interdizione della pena di morte, e l'istituzione di un tribunale internazionale contro i crimini dell'umanità
Una grande mobilitazione internazionale che, per informare adeguatamente l'opinione pubblica Usa ed i delegati all'Assemblea, si propone di acquistare una pagina del New York Times. Una battaglia per cui hanno firmato in tutto il mondo 650 parlamentari, 326 amministratori locali, 35 ex parlamentari, 185 personalità di vario tipo, 7 Premi Nobel, 12 associazioni ed enti locali e 335 altri soggetti. Ma soprattutto, una battaglia su cui, una volta tanto, il nostro Paese è in prima fila.
Venerdì, infatti, è stato proprio il Governo italiano a presentare la proposta di moratoria presso l'Assemblea Generale, impegnato in ciò da un voto unanime del Parlamento. E da martedì la VI Commissione della stessa Assemblea discuterà lo Statuto del Tribunale, presso il quale interverà Emma Bonino, che sempre il Governo Italiano ha incaricato di esprimere le proprie posizioni.
"In questa campagna, il Partito Radicale mette a disposizione la propria organizzazione", ha spiegato venerdì la stessa Emma Bonino nella conferenza stampa di presentazione. Ma è un'organizzazione che si propone come catalizzatore di una mobilitazione più generale. Con la Bonino, infatti, c'erano ad esporre le ragioni della battaglia parlamentari delle più diverse estrazioni.
"Dopo la rissa di Montecitorio", hanno convenuto il pidiessino Salvi e il verde Scalia, "è consolante vedere che su alcuni grandi ideali è ancora possibile assistere ad una mobilitazione unitaria al di là delle contrapposizioni tra maggioranza ed opposizione".
"Hanno firmato anche parlamentari di Alleanza Nazionale", ha sottolineato la Bonino, con soddisfazione. L'abolizione della pena di morte su scala universale, il principio che nessuno Stato, per nessuna ragione, può disporre della vita dei propri cittadini, per la storia del costume, sarebbe altrettanto importante dell'abolizione della schiavitù. Ed ancora più epocali potrebbero essere le implicazioni dell'istituzione del tribunale internazionale, che come ha ricordato il riformatore in Forza Italia Strik Lievers, "renderebbe effettiva la tutela dei diritti individuali anche contro gli Stati".
Insomma, un primo passo verso un vero governo mondiale sovrannazionale. Un piccolo passo, certo. Ma, per dirla sempre con Strik Lievers, "sono i passi piccoli a fare le vere rivoluzioni".
Per questo però c'è bisogno di soldi. Per l'acquisto della pagina del New York Times, servono 50 mila dollari, pari a 75 milioni di lire. Ed altri 225 milioni sono necessari ad inviare al Palazzo di Vetro una delegazione di parlamentari, sindaci e personalità promotori dell'iniziativa. Al momento, ne sono stati raccolti 130, grazie al contributo di 400 cittadini, parlamentari, istituzioni ed organizzazioni, alcuni dei quali hanno investito oltre un milione. Sulle pagine acquistate verranno pubblicati i nomi di tutti coloro che hano contribuito. Per contribuire all'Operazione New York New York", basta telefonare al numero del Partito Radicale 06-689791, indicando il numero della carta di credito, o inviando un vaglia postale o telegrafico. Maurizio Stefanini -------[l.giann]