SPERONI IRONICO: TIRA ARIA DI FAVORI...(Corriere della Sera-Economia, 26.10.94)
Roma-Nel suo ufficio di ministro per le riforme istituzionali il leghista Francesco Speroni ha una scrivania che sembra un aeroporto in scala ridotta. C'è il modellino di un elicottero dei carabinieri, c'è un bimotore. Ma a volare, da quel tavolo, è un missiletto rivolto a un altro candidato per l'incarico di commissario europeo. »Qualcuno vuol fare un favore ai radicali, dunque vorrebbero mettere lì Emma Bonino , dice Speroni. Qualcuno chi, scusi? »Il Berlusca . E perchè? »Io so solo che è un'ipotesi che non mi convince. Perchè si dovrebbe dare un posto così importante a una formazione che ha solo sei deputati? Loro sostengono: ma noi non siamo nel governo. Rispondo io: e che, li abbiamo tenuti fuori noi? Quindi non quadra. A meno che... .
A meno che? Eccolo il colpo: »A meno che non vogliano mettere lì la Bonino per far liberare un seggio alla Camera. Così farebbero candidare in nuove elezioni locali Marco Pannella, che all'uninominale è stato trombato , butta lì Speroni. E quando il suo missiletto è partito aggiunge: »Voci... . Le voci dicono tante cose ... (...) ... La scelta del secondo nome probabilmente confluirà in un negoziato nella coalizione che non resterà circoscritto a questo argomento. Nel frattempo Pannella, senza parlare di commissari, ha fatto sapere che dopo la Finanziaria o si prepara un governo Berlusconi bis o i suoi »Riformatori rivedranno la loro partecipazione alla maggioranza. »Nella Commissione europea deve sedere un leghista perchè deve esserci il rapresentante di una forza federalista, e in Europa le altre forze federaliste non hanno la nostra consistenza parlamentare , è l'argomento col quale Speroni motiva l'insistenza della Lega. Comino, però, sembra titubante e questo fa pensare a candidature finalizzate ad un
negoziato più ampio. »Non è detto che il secondo commissario sia per la Lega. Me lo auguro, ma non sempre gli auspici si verificano , ammette Comino. Il quale, ieri, quando è stato ricevuto dal presidente del Parlamento Europeo, Klaus Haensch, si è sentito rivolgere subito questa domanda: »Quand'è che ci date i commissari? . (Maurizio Caprara)