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Conferenza Partito radicale
Boselli Michele - 28 ottobre 1994
Tribunale permanente, interviste a Rr

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sommario:

estratti dalle interviste rilasciate a Radio radicale dai deputati bulgari Kolio Paramov, Konstantin Adzharov, Gospodin Atanasov e Ilhan Mustafa, firmatari dell'appello radicale per l'istituzione della Corte penale internazionale.

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1. (K.PARAMOV, 20/10/94)

D - [...] Kolio Paramov, deputato del gruppo Alternativa democratica per la repubblica e consigliere generale del Partito radicale [...] Kolio, tu sei uno degli oltre 40 deputati bulgari, di tutti i gruppi parlamentari, che hanno sottoscritto l'appello radicale alle Nazioni unite per l'istituzione della Corte penale internazionale. Perche' hai firmato?

PARAMOV - L'urgente necessita' di un effettivo Diritto internazionale nel contesto del nuovo ordine mondiale - indicata come prioritaria nella Mozione del Consiglio generale di Sofia -, e' una delle ragioni principali che mi hanno portato ad iscrivermi al Pr e a condividerne le iniziative nonviolente in materia. Cosi' come avevo gia' aderito all'azione radicale per il tribunale ad hoc sulla ex-Yugoslavia, mi e' sembrato naturale sostenere anche un tribunale permanente che possa scoraggiare i sanguinosi propositi dei criminali di guerra in altre tormentate regioni del pianeta.

D - Kolio, tu hai anche sottoscritto il nostro appello per l'abolizione della pena di morte, che in Bulgaria esiste ancora nonostante l'applicazione sia sospesa da una moratoria presidenziale. Pensi che potremo conseguirne l'abolizione definitiva e, se si', come?

PARAMOV - Si tratta di una questione molto delicata per la sensibilita' dell'opinione pubblica sul problema del crescente tasso di criminalita' nel paese. Occorre pertanto agire prima di tutto sul piano culturare con una corretta informazione - depurata di ogni demagogia elettoralistica -, per far capire ai cittadini che la pena capitale non risolve questo problema.

[...]

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2. (K.ADZHAROV, 22/10/94)

D - [...] Konstantin Adzharov, presidente del Partito cristian-repubblicano e consigliere generale del Partito radicale [...] insieme ad altri 40 deputati di diversi gruppi parlamentari ha sostenuto questa iniziativa radicale [...] perche' l'hai fatto?

ADZHAROV - Ci sono varie istanze giuridiche internazionali, come la Corte di Giustizia dell'Aia, il Tribunale per i diritti umani a Strasburgo, ed e' del tutto naturale che ci sia pure un Tribunale internazionale permanente per i crimini contro l'umanita'. Anzi, e' indispensabile costituirlo, giacche' dalla Seconda guerra mondiale in poi i conflitti militari locali sono stati incessanti senza soluzione di continuita', e per la prima volta in tutto questo periodo c'e' la guerra anche in Europa, nella Bosnia. Non esistono guerre umane, vi si commettono sempre crimini.

D - Su iniziativa del PR il Tribunale penale permanente non prevede la pena di morte. Qual'e' la tua posizione a questo proposito?

ADZHAROV - Sopprimere una vita umana puo' essere chiamato pena di morte, ma in essenza e' un omicidio. L'omicidio e' un crimine secondo il cristianesimo e non puo' essere commesso da un'istituzione statale. Percio' non solo ho firmato l'appello del PR per l'abolizione della pena di morte, ma sono anche uno dei membri della commissione parlamentare per la politica estera che hanno elaborato una posizione analoga. La lotta alla criminalita' non va fatta con strumenti criminali, ma in modo civilizzato. In questo senso sostengo del tutto la politica antiproibizionista del PR, considerando che il traffico illecito della droga semina la morte e gli enormi profitti che garantisce stimolano l'ingordigia di piu' e piu' gruppi criminali.

D - Gli ascoltatori di Radio Radicale probabilmente saranno sensibilizzati dall'appello rivolto da un cittadino che rappresenta un paese povero, per il finanziamento di questa nostra iniziativa. Cosa diresti loro?

ADZHAROV - Tutti noi, ricchi e poveri, partecipiamo all'affermazione del nuovo ordine europeo e mondiale che in sostanza consiste nel sopprimere le divisioni finora esistenti. Sul piano politico lo si e' gia' fatto coll'instaurazione delle nuove democrazie europee, ma il movimento libero delle persone e dei capitali e' ancora da promuovere. Le idee transnazionali del PR facilitano questo processo e meritano un sostegno finanziario. Ognuno di noi dia tanto quanto puo' dare, il ricco di piu', il povero meno, ed il vantaggio sara' comune.

[...]

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3. (G.ATANASOV, 26/10/94)

D - [...] Gospodin Atanasov, deputato indipendente, iscritto solo al Pr, ed ex magistrato: percio' prima di tutto vorrei chiedergli se durante la sua carriera di giudice abbia mai condannato a morte qualcuno, come peraltro gli avrebbe consentito la legge bulgara...

ATANASOV - Nei miei 17 anni di pratica come magistrato ho avuto molti casi di crimini gravi. Il codice penale bulgaro prevede pene alternative - privazione della liberta' o morte. Francamente non ho mai osato ricorrere alla pena di morte. La mia coscienza di uomo e giudice si e' sempre ribellata contro questa pena. Riconosco che in casi esclusivi, soprattutto nella nostra attuale situazione sociale, certe volte penso ad applicare questa pena. Ma noi uomini ed umanisti dobbiamo categoricamente respingere l'uccidere una persona in forza della legge.

D - Nel chiedergli le sue motivazioni per l'adesione all'appello, vorrei sapere la sua opinione sull'importanza di una tale istituzione nel contesto del Diritto internazionale...

ATANASOV - L'aspirazione generale a costruire l'Europa unita da maggior rilievo alle istituzioni internazionali ed al diritto internazionale come strumento per la risoluzione di tutti i problemi criminali, civili e personali attraverso le norme della legislazione internazionale riconosciuta da tutti gli Stati europei. Il tribunale penale internazionale secondo me e' un passo verso la costituzione di tali istituzioni paneuropee. E' cio' che mi ha motivato a firmare l'appello, e a farmi credere che entro la fine del 20-esimo secolo la gente dell'Europa, i cittadini del mondo saranno abbastanza civili per risolvere tutti i loro problemi attraverso le norme del diritto internazionale e attraverso istituzioni che lo applicano.

D - Pregherei Gospodin Atanasov a rivolgere particolarmente agli operatori del diritto un invito a sostenere la nostra campagna...

ATANASOV - Nello stesso contesto inviterei tutti i miei colleghi d'Europa e di tutto il mondo a fare insieme i primi passi decisivi per l'affermazione del diritto e delle istituzioni che risolveranno tutti i nostri problemi in modo uniforme e civilizzato. Cosi' dimostreremo che facciamo tutti parte di questo mondo.

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4. (I.MUSTAFA, 28/10/94)

D - [...] Ilhan Veli Mustafa, deputato del Movimento per i diritti e le liberta', iscritto al Pr, perche' hai firmato ?

MUSTAFA - Per le stesse ragioni per le quali hanno aderito i due terzi dei deputati del nostro gruppo, e lo spiega il nome stesso del nostro movimento: vogliamo sostenere l'azione transnazionale del Partito radicale per processare i criminali di guerra della Bosnia come del Ruanda e del resto del mondo.

D - [...] Perche' invece l'anno scorso non hai firmato l'appello radicale per l'abolizione della pena di morte ?

MUSTAFA - Solo per ragioni "tecniche", cioe' non ero presente; in realta' sono pienamente d'accordo anche con questa campagna del Pr, e se saro' rieletto mi impegno fin d'ora, pubblicamente, a schierarmi sul versante abolizionista.

D - Che cosa diresti agli ascoltatori della radio per convincerli a contribuire finanziariamente all'azione radicale ?

MUSTAFA - Credo che il modo migliore sia un gesto concreto da parte mia, e percio' preannuncio un aumento quota di iscrizione per una somma equivalente a 20 dollari.

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