Sofia, 2 novembre 1994
Alla cortese attenzione del direttore del quotidiano Deniat
Egregio signor direttore,
nel ringraziarLa per la pubblicita' gratuita data alle iniziative del Partito radicale nella vostra surreale corrispondenza da Blagoevgrad (Deniat, 2/11/94), desidero correggere alcune grossolane imprecisioni:
1. Non ci e' mai stato comunicato il decesso delle persone menzionate nell'articolo: chi dunque si e' appropriato della posta che a loro abbiamo indirizzato da molti anni ormai ?
2. Ovviamente le persone defunte non sono iscritte al Partito radicale (trattasi di una pratica che lasciamo volentieri ad altri partiti), ne' risultano avere sottoscritto il nostro appello, i cui firmatari sono per fortuna vivi e vegeti nonostante la necrofilia del vostro giornalista che dovrebbe dimostrare quanto ha scritto: "reclutare i defunti"...
3. Una anonima fonte citata nell'articolo si chiede "qual'e' la mia posizione nei confronti della minoranza macedone", visto che io "sarei" coordinatore del Pr per la Macedonia (cosi' come lo "sarei" per la Bulgaria). Per la prossima volta, suggerisco di chiedermelo direttamente (basta una telefonata) e saro' lieto di illustrarla, visto che SONO coordinatore del Pr per la Macedonia (e lo SONO anche per la Bulgaria).
4. L'articolista riferisce che "coloro che hanno visto l'elenco affermano che due terzi dei nomi elencati erano di deputati bulgari della lista della DPS". Se avesse fatto lo sforzo di leggere personalmente la nostra lettera, avrebbe contato fra i firmatari 12 deputati della DPS ed altri 30 di altri partiti. Aggiungo che non vedo niente di scandaloso nella nostra ottima cooperazione con la DPS come pure con quasi tutte le altre forze politiche in Bulgaria.
Restando a sua disposizione per informare piu' correttamente i lettori, nonche' migliorare la sintassi dei vostri corrispondenti, voglia gradire distinti saluti.
Michele Boselli