Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 13 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Partito radicale
Giannini Leonello - 5 novembre 1994
GUERRA ALLA PENA CAPITALE
(Il Messaggero, 5.11.94)

L'Italia all'Onu: dev'essere abolita. Ma troppi Paesi sono contrari.

New York-»Mi sono sentito come Daniele nella fossa dei leoni ha confidato l'ambasciatore Francesco Fulci, reduce dalla riunione della Commissione dell'ONU che doveva decidere sull'introduzione nell'ordine del giorno dell'Assemblea della proposta italiana per l'abolizione della pena di morte. Il voto è stato rinviato alla settimana prossima ma la maggioranza contraria all'Italia è schiacciante: sono 135 i Paesi, rappresentati in Assemblea, favorevoli alla pena di morte contro 48 contrari. I rappresentanti del Sudan e della Cina, tra gli altri, hanno di fatto sbarrato la strada all'iniziativa dell'Italia, appena entrata a far parte del Consiglio di sicurezza per un periodo di due anni. Fulci tuttavia non disarma e ieri, con accanto il senatore La Loggia di »Forza Italia di passaggio alle Nazioni Unite, ha aggiunto che »forti del mandato del Parlamento che ha votato all'unanimità su questo fronte, torneremo alla carica sulla questione della pena di morte, anche se purtroppo ci sono paesi abolizionisti che sta

nno facendo marcia indietro . Un riferimento, tra gli altri, all'Ungheria. L'attivissimo Fulci ha fatto il punto anche su altri aspetti dell'iniziativa italiana: quella relativa allo smantellamento della produzione di mine anti-uomo, concordata in tandem con gli Stati Uniti e quella avviata, sulla base di una proposta polacca, per cancellare la qualifica di ex-nemici dallo Statuto delle Nazioni Unite, un titolo che riguarda l'Italia, come ex-membro dell'Asse con Germania e Giappone. »Si tratta di programmi di lavoro ben avviati - ha detto Fulci - che richiedono un lavoro costante di convincimento interno ed esterno alle Nazioni Unite . Per quanto riguarda le mine anti-uomo, »da eliminare a termine , prodotto italiano, il senatore La Loggia ha detto che »il ministro della difesa Previti ha impegnato il ministero nella conversione di questo tipo di industria, tenendo conto che la produzione dà lavoro a migliaia di persone . (R.P)

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail