So che è difficile evitare di utilizzare, soprattutto in politica, affermazioni apodittiche, alcune delle quali si trovano così perfino nei testi - oltre che nei discorsi - del Partito Radicale, pure molto più attento di altre forze a non cadere nelle trappole ideologiche. Per questo l'osservazione che segue potrà apparire come una mera provocazione.Ho letto nel pregevole volantino distribuito dall'ERA ad un dibattito sull'Europa cinque anni dopo la caduta del Muro che la tragedia di Sarajevo non sarebbe avvenuta negli Stati Uniti d'Europa. Ne siamo davvero certi? Gli Stati Uniti d'America esistevano già da tre quarti di secolo (ed i suoi cittadini avevano una sostanziale unità linguistica) quando scoppiò la guerra fra unionisti e confederati; ed il generale Sherman con la sua guerra totale provocò - pur con i ben più limitati mezzi di allora - distruzioni maggiori di quelle bosniache di questi anni.
Sono un federalista convinto, sono certo che l'unità dell'Europa sia un obiettivo da conquistare in tempi rapidi valido in sé; ma non ritengo che sia sufficiente, da solo, a garantire stabilità, sicurezza, armonia nelle relazioni internazionali, rispetto dei diritti umani e civili.