Bene fa Nikolay Khramov, nel presentarci lo schema del progetto di proibizionismo sugli alcolici circolante alla Duma di Stato russa, a ricordare l'analogo conato proibizionista deciso da Gorbaciov nei primi anni del suo insediamento al Cremlino. La "perestrojka" fu un cammino - simile, giustappunto, alla tipica andatura di un ubriaco - per errori successivi, senza alcun grande disegno che superasse la battaglia di retroguardia per salvare il pur non più salvabile del regime sovietico con parziali e velate ammissioni di colpa e concessioni di sovrana grazia a movimenti di opposizione interni ed internazionali. Il proibizionismo ne fu un momento chiave, fondamentalmente trascurato da molti sedicenti od eterodetti "analisti".