mi sembra che fino ad ora (quando poi le ore sono adesso drammaticamente più importanti che mai) non sia venuto fuori molto da questo nostro tentativo di capire cosa il partito può o potrebbe fare.
A parte auspicare un intervento NATO (cosa che forse farebbe se la Bosnia ne facesse parte, o magari quando non sarà rimasto un solo casco blu), a parte raccogliere firme su un appello (?) che vede Milosevic etc. identificato come aggressore, un'altra proposta è quella di andare a Sarajevo.
Purtroppo non ho molte idee e sono più che pessimista, volevo però riflettere sull'opportunità (ma è ovvio che non è una questione di opportunità) di andare o meno a Sarajevo.
In un precedente intervento Olivier scriveva che l'approccio alla questione bosniaca dovrebbe essere quello adottato per Osijek, ebbene penso che andare a Sarajevo adesso non sia proprio la stessa cosa.
Andare a Sarajevo adesso significa fare un passo indietro di tre anni; andare a Sarajevo adesso significa essere presenti, insieme alle numerose associazioni più o meno pacifiste, per "portare la nostra solidarietà al popolo ..." (cfr il segretario del pci-pds), per fare un gesto che ci "gratifica"; andare a Sarajevo adesso in realtà non significa nulla, perché non serve a nulla.
Sarajevo adesso non è neanche più il simbolo di questa guerra, simboli non ce ne sono più.
Cosa può fare il partito? solo un gesto che rimanga pura testimonianza? ebbene andare a Sarajevo, per noi, radicali, nonviolenti, è una testimonianza che non vale due lire.
Il partito finisce con la fine della Bosnia, finisce se adottiamo posizioni deboli, (non vorrei dirlo) strumentali, e se andare o non andare a Sarajevo non cambia le cose, affermare di non andarci - perché altro serve che non andare a far vedere che ci siamo - è più onesto e coraggioso (non è questo il termine esatto, ma non me ne vengono in mente altri).
Questo non vuol dire che escludendo quest'ipotesi la cosa migliore sia rimanere a casa: altro serve, ma non so cos'altro.
Probabile che mi sbagli, ma queste riflessioni devono continuare (rapidamente) e portare (presto) a una conclusione.