Testo della lettera inviata all'ambasciatore italiano a Mosca
Alla cortese attenzione
Ambasciatore italiano
MOSCA
Roma, 16 dicembre 994
Gentile Ambasciatore,
Le scrivo in riferimento alla morte del cittadino italiano Andrea Tamburi, membro della segreteria politica del Partito radicale, deceduto in un ospedale di Mosca alle ore 7 del 27 febbraio.
In principio le autorità russe dichiararono che Andrea era stato vittima di un incidente stradale. Quella versione non ci convinse mai troppo.
L'autopsia compiuta dall'Istituto di Medicina Legale di Firenze dimostṛ infatti che le lesioni riscontrate sul corpo di Andrea non erano compatibili con quelle provocate da un incidente stradale.
Il 3.5.994 il Magistrato della Procura di Firenze, Dott. Maresca ha richiesto per iscritto al Ministero di Grazia e Giustizia l'acquisizione di tutta la documentazione e i resoconti della polizia.
A seguito di tale richiesta il Ministero degli Affari esteri ci ha informati di aver interessato la vostra Ambasciata.
Da Maggio ad oggi nessuna risposta è giunta al Magistrato di Firenze, Dott. Maresca.
Mi permetto di disturbarLa dunque per chiederLe direttamente quali sono gli ostacoli che le autorità russe frappongono al rilascio di copia della documentazione per il Magistrato italiano.
La prego di volermi rispondere, anche per consentirci eventuali altri passi per sollecitare chi di dovere ad acquisire la documentazione richiesta.
RingraziandoLa per l'attenzione, colgo l'occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti
Luca Frassineti