Testo della risposta inviata dall'Ambasciatore italiano a Mosca, Federico Di Roberto
Mosca, 20 dicembre 1994
Gentile Signor Frassineti,
riscontro il Suo telefax del 16 dicembre scorso relativo al decesso del compianto Andrea Tamburi.
Mi consenta di precisare che:
- soltanto l'11 ottobre scorso è qui pervenuta la commissione rogatoria internazionale formulata il 16 settembre 1994 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze nel procedimento penale aperto in merito alla dolorosa vicenda: questa Ambasciata ha immediatamente provveduto a chiedere l'espletamento della commissione rogatoria da parte dei competenti organi giudiziari della Federazione Russa: non si è peraltro ancora avuto riscontro, nonostante i solleciti effettuati;
- questa Ambasciata, di propria iniziativa, aveva chiesto sin dal marzo scorso le copie dei verbali predisposti dalle autorità di Polizia sull'episodio: ci fu risposto negativamente, sottolineando che la Procura Generale della Federazione Russa aveva avviato, per il fatto stesso, un'istruttoria penale contro ignoti e che, fino alla chiusura del procedimento, l'incartamento sarebbe rimasto sottoposto al vincolo di segretezza; l'indicazione così ricevuta fu naturalmente trasmessa da questa Rappresentanza alla Farnesina nonché al Ministero di Grazia e Giustizia.
Si continuerà, come ovvio, a seguire la questione pur dovendo rispettare i severi limiti - anche formali: necessità di agire attraverso questo Ministero degli Esteri, esigenza di evitare iniziative suscettibili di essere interpretate come interferenze, obbligo costante di comunicazioni scritte - cui una Ambasciata deve qui attenersi quando si rivolge alla magistratura locale.
Desidero comunque assicurare il più pronto inoltro della documentazione desiderata, non appena ne venissimo in possesso.
Mi creda, con i migliori e più cordiali saluti
Suo
Federico Di Roberto