Ho letto il testo numero 1507 in Conferenza Babele. Vi è molto di sensato, ma con una grossolana forzatura, per catturare attenzione, all'inizio. Fra la Cecenia di Dudayev e la Lettonia o la Lituania del 1991 non vi sono molti più punti di contatto - politici e di diritto internazionale - che fra il covo del bandito Giuliano e l'Olanda del 1945; ed il resto dell'articolo, pur con giuste ed equilibrate considerazioni di diverso tipo, sostanzialmente lo conferma.Ciò nulla toglie al fatto che altro è catturare il bandito - "combattente per l'indipendenza della Sicilia" - Giuliano o quello - "combattente per l'indipendenza della Cecenia" - Dudayev, altro sterminare una popolazione non armata. Il punto è questo; e la sensazione più amara è che gran parte dello schieramento politico e militare russo, che oggi attacca Eltsin per questo intervento, sarebbe stata pronta ad annientare nel sangue i movimenti nonviolenti dei Paesi baltici (come provò a fare lo stesso Gorbaciov), e lo sarebbe domani ad ordinare massacri in Tatarstan o in Carelia.