- Oltre al CCP, al vaglia, alla carta di credito, all'assegno e al contante, c'è il bonifico bancario permanente.
Nel 1986 diedi ordine alla banca presso la quale ho il conto corrente (in verità piuttosto esiguo) di versare ogni mese sul conto del PR 50.000 lire (come contributo all'iscrizione di detenuti che ne avessero fatto richiesta).
Alla fine di ogni anno, senza rendermene quasi conto (qui sta la particolarità del metodo), la mia iscrizione è già di 600.000 lire.
Devo confessarvi che le trecento o le quattrocentomila lire che aggiungo in un sol colpo ogni fine d'anno mi fanno riflettere di più sulle mie finanze e sullo sforzo che mi costano. Da un punto di vista psicologico, quindi, la rata mensile funziona in positivo, perchè comporta che il versamento della quota prescelta avvenga in modo quasi invisibile e diluito nel tempo.
Ma ciò che inequivocabilmente non lo rende però azione passiva, inconsapevole e quindi privo di ogni significato politico di adesione alla mozione congressuale, è che l'ordine di bonifico permanente può essere dato anche per la durata di un anno o per quanto si vuole. Scaduto il periodo stabilito, sarà l'iscritto che deciderà che fare.
Con questo mio piccolo contributo (per lo meno spero che tale sia stato) vi invio i miei più affettuosi "Auguri di Buon Anno"-.
Rita