E' vero che su Vilnius il Partito non aveva e non ha gran ché, ma è anche vero che praticamente nessuno ha tentato un coinvolgimento degli esperantisti sul partito. Ero, da Roma, riuscito a strappare una federazione dell'associazione esperantista lituana al partito (che poi il vertice del PR ha ritenuto di dirottare sull'ERA), associazione che ha sia persone di qualità sia alcuni mezzi (non esclusi quelli logistici). Sul progetto Fundapax che l'Era sta conducendo con l'Unesco ci sono ben 63 insegnanti/scuole lituane impegnate... e che dire poi di Mosca... chi sente regolarmente gli esperantisti, chi è andato a vedere dov si riuniscono, come sono coinvolgibili... eppure non sono pochi, specie per un partito che è come il nostro e che ha una campagna "esperanto".Ma sarei poco corretto se parlassi solo di quell'area. In verità nessuno è mai andato nemmeno dagli esperantisti belgi. Eppure sapete dove si riuniscono? Esattamente ogni mercoledì pomeriggio nella stessa via (Rue Belliard) dove ci sono gli uffici del Parlamento europeo e dove noi certo non siamo assenti di forze in loco.
Allora che dire... abbiamo avuto pochi iscritti transnazionali? Chi è causa del suo mal pianga se stesso... verrebbe da dire, ma non è così semplice, ma questo mostra anche un'altra cosa: che il problema del partito non sono le associazioni (che, anzi, per quanto riguarda l'Era ha supplito all'assenza del partito sulla campagna stessa) bensì l'adeguatezza e strutturazione interna al perseguimento degli obiettivi delle campagne, salvo poi una conversione globale sull'attualità alla bisogna.
