Sono sostanzialmente d'accordo sulle cose proposte da Mamuka Tsagareli ieri. Si tratta di definirle accuratamente.Per quanto riguarda la Croce Rossa Internazionale, effettivamente c'e' una loro presenza in Cecenia, ma per il momento mi sembra molto scarsa. E' tuttavia con loro soprattutto che i governi e le organizzazioni internazionali dovranno stabilire il tipo e le modalita' degli aiuti. E' vero peraltro che la sezione un tempo sovietica della Croce Rossa era bene coordinata con il KGB, e non so quanto ora quella russa sia indipendente da certe strutture.
Ho visto attivi i "Medici senza frontiere", che sono spesso i primi ad arrivare. Suggerirei - anche ad Emma per l'Unione Europea - di contare anche su di loro.
Mi auguro che la Maria Pia Fanfani non abbia intenzione, quando la guerra sara' finita, di andare ad imperversare anche li' con uno striscione con la scritta "Maria Pia Fanfani aiuta il popolo ceceno", analogamente a quanto fece - se ben ricordo - dopo un tifone nel Pakistan. Di certo, dopo la rivoluzione romena porto' si' un treno di "aiuti" (comprendenti mobili di lusso, cosmetici ed altri generi di non primissima necessita' offerti da ditte varie), ma distribui' ovunque una sua agiografia che non aveva nulla da invidiare a quella di Ceausescu. Almeno questo, alla Cecenia sia risparmiato.