"NON SOLO ITALIA: I NOSTRI CONFINI PASSANO ANCHE PER TEL AVIV, IL CAIRO, ALGERI... MENTRE SI AVVICINA IL 6· ANNIVERSARIO DELLA FATWA (L'ORDINE DI ESECUZIONE CAPITALE DEL REGIME IRANIANO CONTRO LO SCRITTORE SALMAN RUSHDIE) IL PARTITO RADICALE CHIEDE ALLE CITTA' ITALIANE E NON DI CONFERIRE LA CITTADINANZA ONORARIA ALLO SCRITTORE ANGLO-INDIANO".
A RADIO RADICALE, LUNEDI' 30 DALLE ORE 11.30 ALLE 13.00 TRASMISSIONE CURATA DAL PARTITO RADICALE
Interverranno: in collegamento da Parigi, Barbara Spinelli, editorialista della Stampa e Saïd Sadi, segretario generale dell'Unione per la cultura e la democrazia, all'opposizione in Algeria sia del Fis sia del regime, entrambi molto critici nei confronti dell'incontro romano tra le parti in conflitto in Algeria organizzato alcuni giorni fa dalla Comunità di S.Egidio; Adelaide Aglietta, europarlamentare verde organizzatrice della visita di Rushdie lo scorso anno al Parlmento Europeo; Giulio Soravia, docente di lingua e letteratura araba all'Università di Bologna; da Tunisi, Samir Labidi, giurista; Carmelo Palma, consigliere comunale a Torino, la città da cui è partita la proposta della cittadinanza onoraria a Rushdie; Erri De Luca, scrittore; Renzo Foa, editorialista de L'Unità; Debora Fait, presidente dell'Associazione Italia-Israele. In studio: Sergio D'Elia e Alessandra Filograno.
Spiegando il senso dell'iniziativa, Sergio D'Elia membro della segreteria del Partito Radicale, ha dichiarato: "Nessuna istituzione politica ha mai cercato, o non è mai concretamente riuscita, a rappresentare, in atti formali, la propria riprovazione nei confronti del caso Rushdie. Fatti più recenti, ad esempio gli attentati in Francia e in Israele, dimostrano quanto sia poco realistico ritenere che fenomeni di fanatismo confessionale e terrorismo islamico possano essere arginati o possano contenere i propri effetti all'interno dei confini, o nei confronti dei cittadini, dei paesi islamici. I nostri confini passano anche per Tel Aviv, Il Cairo, Algeri".