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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Budapest - 6 febbraio 1995
POLONIA

Articolo apparso sul settimanale polacco POZA KONTROLA, 21 gennaio 95.

PARTITO RADICALE

nonviolento, transnazionale, transpartitico, democratico, ecologista, laico, libertario, antiproibizionista, antimilitarista, anticlericale. Il Partito Radicale.

di Bernadetta WASZKIELEWICZ

Nessuno e' cosi' ingenuo da credere che sia possibile abolire la pena di morte in tutto il mondo entro l'anno 2000 - potrebbe dire uno scettico. Pero' - potrebbe dire un'altro - bisogna lottare per le idee e gli ideali. Come si puo' vedere dalla storia del PR furono proprio i radicali a vincere il referendum sul divorzio, ad ottenere una legge sulla interruzione volontaria della gravidanza, sul servizio civile sostitutivo. Organizzarono delle manifestazioni internazionali per la liberazione dei paesi dell' est europeo dai regimi comunisti e per la tutela dei diritti dell'uomo; si sono dichiarati ed hanno lottato contro la fame nel mondo e contro il nucleare civile e per impedire la distruzione ambientale.

Alla fine hanno cominciato ad utilizzare il termine "Partito Transnazionale" - un partito al di la' delle frontiere che unisca per la lotta contro i principali problemi del mondo -.

Forse tutto cio' e' un utopia in un paese come la Polonia: conservatrice e clericale, pero' bisogna dire che puo' esistere uno stato basato su principi non violenti, un partito che non vuole arrivare alla conquista del potere ed in cui si possano incontrare i rappresentanti di tutti i partiti nazionali per discutere tra di loro dei problemi che li uniscono.

Al PR si puo' iscrivere chiunque; e' sufficiente versare una determinata quota di iscrizione, in quanto il partito si basa sull'autofinanziamento. Ti iscrivi per un anno: il PR e' come un autobus o un treno - se ti piace puoi rifare la gita, senno' puoi scendere. Nessuno ti obbliga a salire e nessuno ti obbliga a scendere.

Il PR dichiara che in tutto il mondo il principale problema e' la tenuta della democrazia e una delle cose piu' importanti e' lottare per la possibilita' dei cittadini di esprimere la loror opinione attraverso l'uso dei referendum. Il costo sociale del referendum e' sempre minore di quello delle decisioni sbagliate dei politici.

Il simbolo del PR e' la faccia di Gandhi, simbolo della lotta nonviolenta. I radicali non usano armi per la lotta politica - ma gli atti previsti dalla metodica della disobbedienza civile, come per esempio il digiuno. Cosi' ha lottato per molti anni il loro leader Marco Pannella.

 
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