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Conferenza Partito radicale
Pagliano Claudia - 15 febbraio 1995
SALMAN RUSHDIE: SEI ANNI DENTRO UNA BOLLA
LA CRONISTORIA: 1989 - 1994

(Testo curato da Giulio Manfredi. Copia del documento può essere richiesta a :

Club Pannella "Torino per Salman Rushdie" co Lista Antiproibizionista

Via Santa Teresa, 12 - 10121 Torino

Tel 011/57.57.344-463 Fax 011/57.57.464)

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SALMAN RUSHDIE

26 SETTEMBRE 1988

Esce nelle librerie del Regno Unito "I versi satanici" di Salman Rushdie (edizioni Viking/Penguin).

5 OTTOBRE 1988

Il ministro delle finanze indiano annuncia la messa al bando del libro, aggiungendo che tale provvedimento non toglie nulla al merito letterario e artistico dell'opera (sic).

28 OTTOBRE 1988

Il libro è messo al bando dal Sudafrica. I primi stati "islamici" che proibiscono il romanzo saranno, a novembre, il Bangladesh e il Sudan, seguiti solo l'8 febbraio dal Pakistan.

14 GENNAIO 1989

Alcuni musulmani di Bradford, nello Yorkshire, bruciano pubblicamente una copia dei "Versi satanici" per attirare l'attenzione sulla loro protesta; i media reagiscono immediatamente e lanciano il "caso Rushdie" a livello mondiale.

14 FEBBRAIO 1989

L' ayatollah dell'Iran Khomeini pronuncia, dalla Radio di Teheran, una fatwa (proclama religioso) contro Salman Rushdie e i suoi editori: »Comunico al fiero popolo musulmano di tutto il mondo che l'autore del libro "I versi satanici", che è contro l'Islam, il Profeta e il Corano, e tutti quelli coinvolti nella pubblicazione del libro che erano a conoscenza del contenuto, sono stati condannati a morte . Chiunque morirà per la causa della liberazione del mondo da Rushdie, dice Khomeini »Sarà considerato un martire e andrà direttamente in Paradiso .

Salman Rushdie e sua moglie, la scrittrice Marianne Wiggins, si nascondono in un luogo segreto protetti da guardie armate.

15 FEBBRAIO 1989

Tutti i libri della Viking /Penguin vengono banditi dall'Iran.

Parlando alla televisione iraniana, Hojatoleslam Hssani Sanei, un ecclesiastico iraniano della Fondazione Khordad 15, offre una ricompensa di tre milioni di dollari a qualsiasi cittadino iraniano, e di un milione di dollari a qualsiasi straniero, che uccida Salman Rushdie.

L'ambasciata iraniana fa un pubblico appello a Papa Giovanni Paolo II perché intervenga per bloccare la pubblicazione de "I versi satanici in Italia.

Harold Pinter guida una delegazione di scrittori al n. 10 di Downing Street, a Londra per protestare contro la fatwa.

16 FEBBRAIO 1989

Una risoluzione del Consiglio Economico d' Europa prende atto »Con orrore dell'appello dell'Ayatollah Khomeini... e chiede che il consiglio »chiarisca al governo iraniano che, in caso di attentati alla vita di Rushdie e dei suoi editori, saranno imposte severe sanzioni contro gli interessi dell'Iran e che verrà usata la forza per assicurare i criminali alla giustizia .

Il governo britannico protesta »nel modo più risoluto presso il Segretario agli affari esteri iraniano a Londra per la sentenza »assolutamente inaccettabile di Khomeini.

17 FEBBRAIO 1989

I l Presidente iraniano Alì Khamenei suggerisce che se Salman Rushdie si pentirà e chiederà scusa ai musulmani »è possibile che il popolo lo perdoni .

L'ambasciatore iraniano a Bonn è convocato presso il ministero degli esteri tedesco, dove gli viene comunicato che la Germania condanna severamente le minacce contro Rushdie.

Le librerie americane delle catene Dalton, ;Walden-book e Noble ritirano "I versi satanici" dai propri scaffali.

18 FEBBRAIO 1989

Salman Rushdie rilascia una dichiarazione: »Come autore dei "versi satanici" mi rendo conto che i musulmani in molte parti del mondo sono sinceramente turbati dalla pubblicazione del mio libro. esprimo il mio profondo dispiacere per tale turbamento suscitato tra i sinceri seguaci dell'Islam. Vivendo in un mondo in cui coesistono molte fedi, questa esperienza è servita a ricordarci che dobbiamo essere tutti consapevoli della sensibilità altrui .

Il consiglio delle moschee di Bradford definisce le affermazioni dell'autore »non scuse sincere, ma un ulteriore insultò a tutta la comunità musulmana .

La Francia richiama il proprio incaricato d'affari a Teheran.

19 FEBBRAIO 1989

Le scuse di Rushdie sono respinte. dall'Iran l'Ayatollah Khomeini dichiara che le affermazioni di Rushdie sono ben altro che la pubblica dichiarazione di pentimento necessaria per un perdono, e aggiunge che ȏ dovere di ogni musulmano impegnare tutto quanto possiede, la sua vita e le sue ricchezze, per spedirlo all'inferno .

20 FEBBRAIO 1989

Alla riunione dei ministri degli Esteri della Comunità Europea, su richiesta del ministro inglese Geofrey Howe, i dodici paesi emettono una dichiarazione congiunta: »Si condanna questa istigazione ad uccidere come un'inaccettabile violazione dei più elementari principi e obblighi che regolano i rapporti tra stati sovrani... I ministri degli esteri dei Dodici decidono di richiamare simultaneamente i capi delle rispettive missioni a Teheran per consultazioni , e di sospendere lo scambio di visite ad alto livello ... .

il segretario generale dell'ONU Xavier Peres de Cuellar lancia un appello perché venga revocata la minaccia di morte.

Viene fondato con un'assemblea svoltasi a Londra, il Comitato Internazionale per la difesa di Salman Rushdie e dei suoi direttori (ICDSR).

21 FEBBRAIO 1989

L'Iran richiama i propri delegati dai 12 paesi della CEE in ritorsione contro la decisione della Comunità di ritirare i capi delle missioni diplomatiche europee da Teheran.

In una conferenza stampa il presidente degli Stati Uniti George Bush, riferendosi al libro di Rushdie dichiara: "Per quanto offensivo possa essere il libro, l'incitare all'omicidio e offrire ricompense per la sua esecuzione, violano profondamente le norme del comportamento civile...se a causa delle istigazioni iraniane verrà compiuta una qualsiasi azione contro gli interessi degli Stati Uniti, il governo iraniano sarà ritenuto responsabile .

Viene pubblicata la traduzione italiana de "I versi satanici".

22 FEBBRAIO 1989

L'Ayatollah Khomeini dichiara alla radio iraniana che »un blocco economico da parte della comunità europea non fermerà l'Iran nella sua intenzione di eseguire il comando divino .

I "Versi satanici" vengono pubblicati negli Stati Uniti: L'associazione degli editori americani, l'associazione dei librai e l'associazione delle biblioteche comprano una pagina pubblicitaria del "New York Times" per comunicare che: »Oggi è il giorno della pubblicazione del libro "I versi satanici" di Salman Rushdie: la gente libera scrive libri, la gente libera pubblica libri, la gente libera vende libri, la gente libera compra libri, la gente libera legge libri. Con lo spirito dell'impegno americano per la libertà d'espressione, informiamo il pubblico che questo libro sarà disponibile per tutti i lettori presso le biblioteche e le librerie di tutto il paese .

24 FEBBRAIO 1989

In una dimostrazione anti Rushdie a Bombay dodici rivoltosi musulmani vengono colpiti a morte dalla polizia e circa cinquanta restano feriti.

i musulmani britannici marciano pacificamente a Manchester per protestare contro "I versi satanici".

26 FEBBRAIO 1989

Migliaia di musulmani americani protestano a New York contro "I versi satanici".

28 FEBBRAIO 1989

Una guardia di pubblica sicurezza pakistana viene uccisa in un attentato dinamitardo alla biblioteca del British Council a Karachi.

Il Majlis (parlamento) iraniano decide, quasi all'unanimità, di troncare ogni relazione diplomatica con la Gran Bretagna.

La Siria mette al bando "I versi satanici".

L' Unione Sovietica si offre come mediatrice tra l'Iran e i paesi occidentali sulla questione della fatwa.

1 MARZO 1989

Il Pakistan vieta a Salman Rushdie di visitare il paese.

Il Libano, il Kenya e il Brunei mettono al bando "I versi satanici".

2 MARZO 1989

L'ICDSR pubblica un World Statement (dichiarazione internazionale) in difesa di salman Rushdie e dei suoi editori, sottoscritto da mille intellettuali di fama mondiale, invocando il diritto alla libertà di espressione sancita dall'art. 19 della dichiarazione universale dei diritti umani. Pur riconoscendo il turbamento provocato dal libro, e deplorando la perdita di vite umane connessa al conflitto che ne è conseguito, la dichiarazione invita l'opinione pubblica mondiale a sostenere il diritto di tutti a esprimere le proprie idee e i propri principi e a discuterne con chi li critica sulla base della tolleranza reciproca, senza censure, intimidazioni o violenza. Inoltre si chiede a tutti i capi di stato del mondo di continuare a ripudiare le minacce fatte a Salman Rushdie e ai suoi editori, e a intraprendere azioni risolute perché tali minacce vengano sospese. Il World Statement viene pubblicato gratuitamente in sessantadue quotidiani e riviste di tutto il mondo.

4 MARZO 1989

L'attrice francese Isabelle Adjani legge un brano de "I versi satanici" durante la cerimonia dei Cèsars in cui viene premiata come migliore attrice.

5 MARZO 1989

Il Vaticano esprime solidarietà a coloro che sono stati offesi nella loro fede.

6 MARZO 1989

il colonnello libico Gheddafi dichiara di sostenere la fatwa.

7 MARZO 1989

L' Iran interrompe i rapporti diplomatici con la Gran Bretagna.

Il rabbino capo di Israele dichiara che lo Stato ebraico dovrebbe bandire "I versi satanici" per evitare di offendere i cittadini musulmani, ma critica la fatwa contro Salman Rushdie.

La Thailandia proibisce la pubblicazione dei "I versi satanici".

13 MARZO 1989

La magistratura inglese si rifiuta di accogliere la citazione in giudizio richiesta da Abdul Hussain Choudhury contro salman Rushdie e i suoi editori Viking/Penguin per »offese blasfeme e sediziose, come stabilito dalla legge , e sancisce che la legge contro gli atti blasfemi in Inghilterra e Galles riguarda solo la religione cristiana.

La Tanzania e l'Indonesia mettono al bando "I versi satanici".

14 MARZO 1989

Singapore mette al bando "I versi Satanici"

16 MARZO 1989

A Riad, in Arabia Saudita, l'Organizzazione della Conferenza Islamica proibisce tutte le pubblicazioni Penguin in 45 paesi musulmani per protestare contro il rifiuto della Viking/Penguin di ritirare "I versi satanici", ma si rifiuta di appoggiare l'Iran nella condanna a morte di Salman Rushdie e dei suoi editori.

21 MARZO 1989

La C.E.E. decide di lasciare ai paesi membri l'opportunità di rimandare gli ambasciatori in Iran.

29 MARZO 1989

Il leader dei musulmani del Belgio, Abdullah Ahdal, un arabo Saudita, e il suo vice, Salim Bahri, tunisino, vengono uccisi. Un portavoce della polizia, comunica che Adhal aveva ricevuto delle minacce in seguito a un'affermazione fatta alla televisione belga, in cui diceva che il proclama della condanna a morte pronunciato dall'Ayatollah Khomeini contro Rushdie era rivolto all'opinione pubblica iraniana, ma che in Europa vigeva la libertà di espressione.

24 APRILE 1989

A Parigi l'Associazione Araba per i Diritti Umani rilascia una dichiarazione che invita alla saggezza sul caso Rushdie: »Nessun atto blasfemo procura tanto danno all'Islam e ai musulmani quanto il chiedere che uno scritto re venga ucciso. Turbati dagli ultimi sviluppi di questa faccenda e dal modo in cui vengono interpretati, invitiamo tutti coloro che, come noi, si sentono parte della civiltà araba e musulmana a rifiutare decisamente le inclinazioni all'omicidio che designano tutti i musulmani come potenziali assassini, far fronte all'isterismo, nei media e ovunque si manifesti, che sta provocando confusione e pregiudizi razziali contro le culture e i popoli arabi e musulmani, bloccare l'escalation che sta mettendo in pericolo la comprensione tra i popoli e la situazione delle comunità di immigrati in Francia e in Europa . La dichiarazione è firmata da molti scrittori, tra cui Nagib Mahfouz, giornalisti, registi, peti, attori e professori universitari.

25 MAGGIO 1989

L'ICDSR rilascia una dichiarazione a sostegno del diritto dei musulmani a fare marce di protesta in opposizione ai "Versi satanici", in quanto esercizio del loro diritto alla libertà di espressione. Il comitato riconosce che l'attuale legge inglese contro gli atti blasfemi è discriminatoria nei confronti dei musulmani e di tutte la altre religioni non cristiane e, in quanto tale, non ha motivo di essere in un regno Unito moderno e pluralista. Il comitato esige che il Parlamento abroghi la legge alla prima occasione, e chiede ai musulmani di fare la stessa richiesta piuttosto che domandare un'estensione della legge.

3 GIUGNO 1989

muore in Iran l'ayatollah Ruhollah Khomeini.

15 GIUGNO 1989

il Venezuela mette al bando "I versi satanici".

22 GIUGNO 1989

Parlando a Mosca il presidente iraniano Rafsanjani descrive la minaccia di uccidere Rushdie come sanzionata »dall'intero mondo musulmano sulla base della Shari'a (la legge islamica), e aggiunge che »ciò che l'Ayatollah Khomeini ha detto era prescritto dalla Shari'a, e non era una sua personale opinione. Non c'è nessuno in Iran che vorrebbe o potrebbe annullare quanto prescritto .

19 LUGLIO 1989

L'ICDSR tiene una conferenza stampa all'Istituto per le Arti Contemporanee, a Londra per lanciare la sua pubblicazione , "Writers and Readers in Support of Salman Rushdie", una versione aggiornata del World Statement, sottoscritta da circa dodicimila persone di 67 paesi. Il documento amplia il World Statement e include estratti dalle molte centinaia di lettere di sostegno inviate all'autore. Il professor Kevin Boyle (presidente uscente del comitato, sostituito da Frances d'Souza) legge un messaggio di Salman Rushdie, che ringrazia per il gran numero di lettere di sostegno ricevute da musulmani. Il messaggio dice anche che »il processo di reciproca comprensione all'interno dell'Islam continua e porterà a una riconciliazione . Questo è il primo commento di Rushdie sulla questione dal momento in cui è stato costretto a nasconderò.

26 SETTEMBRE 1989

Primo anniversario della pubblicazione de "I versi satanici". La Viking/Penguin annuncia che nel Regno Unito ne sono state vendute 200.000 copie nell'edizione rilegata, al prezzo di 12.95 sterline.

10 OTTOBRE 1989

Si apre la fiera del libro di Francoforte. Con un gesto di sostegno a Rushdie, che non ha precedenti, gli organizzatori della fiera escludono la rappresentanza iraniana.

15 OTTOBRE 1989

L' ICDSR organizza un meeting di solidarietà alla fiera del Libro di Francoforte per sostenere la libertà di espressione.

Salman Rushdie invia un messaggio che dice: »Desidero ringraziare tutti gli accademici, gli scrittori e i lettori della Germania, dell'Europa e del resto del mondo che mi hanno mandato messaggi di solidarietà, che hanno firmato il World Statement e chi mi hanno espresso il loro appoggio in altri modi. Apprezzo profondamente la loro preoccupazione per il mio benessere. I miei ringraziamenti vanno alle persone che hanno organizzato il meeting di solidarietà per la libertà di espressione alla quarantunesima Fiera del libro di Francoforte, e a tutti coloro che vi stanno partecipando .

21 GENNAIO 1990

Intervenendo a Coventry, in una Conferenza tenuta dall'Organizzazione Musulmana Internazionale, il dottor Kalim Siddiqui annuncia: »Abbiamo già fatto tutto quello che era possibile per risolvere amichevolmente il caso de "I versi satanici". Se il libro viene ritirato, e se coloro che hanno sofferto di più per questo episodio vengono compensati, considereremo chiusa la questione. Se questa offerta viene lasciata cadere, i musulmani non daranno tregua all'autore, agli editori, ai distributori e alla biblioteche per tutto il tempo che sarà necessario .

28 GENNAIO 1990

Alla Camera dei Lord, il lord cancelliere annuncia che il Dipartimento per i processi giudiziari pubblici non ha riscontrato gli estremi necessari per denunciare Siddiqui.

31 GENNAIO 1990

Kalim Siddiqui discute della sorte di salman Rushdie in un incontro privato con l'Ayatollah Alì Khamenei in Iran.

4 FEBBRAIO 1990

Salman Rushdie rompe il silenzio pubblicando un saggio intitolato "In buona fede" sull'Independent on Sunday. Rushdie nega di aver commesso un atto blasfemo e sottolinea di non essere musulmano.

9 FEBBRAIO 1990

In un incontro di preghiera a Teheran, il capo spirituale dell'Iran, Khamenei, rinnova la fatwa dicendo: »il decreto dell'Imam Khomeini sull'autore del libro blasfemo "I versi satanici" resta in vigore, e va eseguito .

L'ufficio del Primo Ministro britannico Margaret Thatcher replica affermando che »Il Primo Ministro condanna minacce di questa natura e deplora che esse vengano pronunciate .

11 FEBBRAIO 1990

Nel Regno Unito la Società Islamica per la Promozione della Tolleranza Religiosa condanna inequivocabilmente la conferma della condanna a morte di Rushdie da parte dell'Iran.

13 FEBBRAIO 1990

A una conferenza stampa presso il club dei corrispondenti esteri a Tokyo, per il lancio della traduzione giapponese de "I versi satanici", l'editore, l'italiano Gianni Palma, viene aggredito con un'asta da microfono. L'aggressore, identificato come Adnan Rashid, pakistano, viene arrestato e portato via mentre urla preghiere islamiche.

25 FEBBRAIO 1990

Hazrat Mirza Tahir Ahmad, leader della comunità islamica Ahmadiya, forte di dieci milioni di membri condanna la fatwa.

28 APRILE 1990

Salman Rushdie, parlando alla radio della B.B.C., esprime sorpresa per il fatto che nessuno sia stato arrestato per le minacce che gli sono state lanciate.

5 GIUGNO 1990

Viene annunciato che sarà presentata richiesta di pubblicazione nel regno Unito, di "International Guerrillas", un film di tre ore, in videocassetta,, che sta battendo tutti i record di vendite in Pakistan. La trama del film è basata sulle avventure di tre guerriglieri pakistani che hanno giurato di scovare e uccidere Salman Rushdie, che viene dipinto come un sadico assassino, alcolizzato e antislamico, nascosto in un isola del Pacifico e protetto da centinaia di soldati israeliani.

L' ICDSR dichiara che, per quanto riguarda "International Guerrillas", »Se il film non infrange nessuna legge, quali quelle contro l'istigazione all'omicidio o all'odio razziale, allora il Comitato si oppone a qualsiasi censura .

Al telegiornale della sera della BBC, Yaqub Zaki (alias James Dickie), dell' Istituto Musulmano di Londra, auspica che dall'Iran venga mandato un commando d'assalto in Inghilterra per uccidere Rushdie.

27 GIUGNO 1990

Il governo iraniano rifiuta un'offerta in denaro di Rushdie per le vittime del terremoto in Iran.

17 AGOSTO 1990

Il divieto di distribuzione di "International Guerrillas" viene revocato dal British Board of Film Classification. L'unanime decisione viene presa dopo una dichiarazione di Salman Rushdie che esorta il British Board a lasciare che il film venga visto, in modo che la gente possa riconoscerlo per »il distorto e incompetente esempio di cinema spazzatura che è . Lo scrittore dichiara: »Io sono contrario per principio all'uso delle leggi arcaiche relative agli atti blasfemi, di sedizione e di calunnia contro le opere della creatività (...). Credo che queste leggi ora non servano ad alcuno scopo e siano contrarie alla libertà di espressione garantita dalla Convenzione Europea sui Diritti Umani . Egli aggiunge poi di non volere »

6 SETTEMBRE 1990

Nadine Gordimer scrive ad Alì Ahani, ambasciatore iraniano in Francia, accludendo un appello al governo dell'Iran firmato da eminenti personalità tra cui i presidenti della Cecoslovacchia e della Lituania, il Ministro per la Cultura francese e i membri del governo, scrittori, accademici e altri che avevano partecipato in agosto ad un convegno ad Oslo. L'appello, che si chiede venga consegnato al Presidente Rafsanjani, esorta il governo iraniano ad agire con spirito positivo, tollerante e generoso per revocare l'editto contro la vita di Rushdie e l'offerta di taglie sulla sua testa, in modo da concludere rapidamente questo infelice episodio.

27 SETTEMBRE 1990

Le relazioni diplomatiche tra Regno Unito e Iran vengono parzialmente ristabilite, dopo che il governo iraniano ha assicurato che il presunto atto blasfemo di Rushdie verrà trattato come un fatto religioso, e non ci saranno interferenze negli affari interni della Gran Bretagna. La fatwa non sarà fatta decadere, ma, ma l'Iran assicura che la condanna a morte non sarà eseguita per ordine del governo iraniano. Se ciascun musulmano sarà o no individualmente vincolato da tale decisione è una questione che viene lasciata aperta.

L' ICDSR esprime soddisfazione per la normalizzazione dei rapporti tra Regno Unito e Iran, e speranza che l'insistenza del governo britannico sul fatto che nessuno dei suoi sudditi debba mai essere minacciato per aver espresso i propri principi non venga mai compromessa in futuro.

Pubblicazione di "Harun e il mar delle storie" di Rushdie.

26 NOVEMBRE 1990

In un'apparizione televisiva alla BBC Salman Rushdie dice: »Sto parlando con i leader musulmani per cercare un terreno comune di intesa. E il terreno per questa intesa è ampio: il punto è cercare di renderlo più solido .

3 DICEMBRE 1990

Kalim Siddiqui vola a Teheran per esortare i leader iraniani a essere irremovibili sulla fatwa contro Salman Rushdie.

9 DICEMBRE 1990

Mohammad Kathami, ministro iraniano per la Cultura, afferma che la fatwa è irreversibile.

24 DICEMBRE 1990

Salman Rushdie incontra un gruppo di influenti musulmani, tra cui il ministro egiziano per gli affari religiosi, Muhammed Ali Mahgoub, e ripudia qualsiasi affermazione, fatta dai personaggi del suo romanzo, che posa aver offeso la fede islamica; egli promette di non autorizzare altre traduzioni del suo romanzo in edizioni economiche finché rimarrà il rischio di ulteriori offese; si dichiara disponibile ad »abbracciare l'Islam ; e si impegna a continuare a lavorare per una migliore comprensione dell'Islam .

27 DICEMBRE 1990

Il supremo leader religioso dell'Iran, l'Ayatollah Alì Khamenei, dichiara che la fatwa è irrevocabile e resterà in vigore anche se Rushdie »diventasse l'uomo più devoto del suo tempo .

In un'intervista alla televisione americana, Salman Rushdie dice di cominciare a sentirsi »un pò turbato per la mancanza di reazioni da parte del governo britannico alle rinnovate minacce provenienti dall'estero .

28 DICEMBRE 1990

Salman Rushdie si appella all'Iran perché mostri comprensione per il suo lavoro e revochi la condanna a morte contro di lui.

In un articolo sul "Times" dal titolo "Perché ho abbracciato l'Islam", Salman Rushdie afferma che »le scelte spirituali di un uomo sono un fatto di coscienza, a cui si arriva dopo profonde riflessioni nell'intimo del proprio cuore . Egli dice di essere alla ricerca della propria strada »verso una comprensione intellettuale della religione, e per me religione ha sempre significato Islam. Certamente non sono un buon musulmano. Ma ora sono almeno in grado di dire che sono un musulmano; e di fatto è fonte di felicità per me dire che io ora sono dentro, sono una della comunità i cui valori sono sempre stati i più vicini al mio cuore».

Scrivendo sulla questione del ritiro de "I versi satanici", Rushdie dice: »Ho accettato di non permettere nuove traduzioni dei versi satanici, né di pubblicarne un'edizione economica in lingua inglese fintato che resta un qualche rischio di fare altre offese (...). Io credo che il libro debba rimanere disponibile, così che possa gradualmente essere considerato per quello che è. Discuterò con la Penguin al possibilità di aggiungere all'attuale edizione rilegata una dichiarazione sul fatto che il libro non intende essere un attacco all'islam .

14 FEBBRAIO 1991

In una dichiarazione dell' ICDSR nel secondo anniversario della fatwa contro Salman Rushdie si afferma che le minacce di morte sono state rinnovate molte volte dai ministri del governo iraniano, e che dalla ripresa delle relazioni diplomatiche con l'Iran, nel settembre del 1990, il governo britannico non ha più detto nulla sul rinnovarsi di tali minacce. Nella dichiarazione si aggiunge che : »c'è stato un percettibile spostamento verso una certa pubblica acquiescenza sulla situazione di Rushdie (...) sembra ora che il peso della colpa venga percepito come qualcosa che gravi interamente su Rushdie, piuttosto che su coloro che lo hanno minacciato di morte (...). Il comitato invita il governo britannico a ripudiare pubblicamente le reiterate minacce di morte conto un cittadino britannico, e a prendere iniziative perché tali minacce vengano ritirate .

2 MARZO 1991

I leader religiosi iraniani che partecipano alla conferenza internazionale dei leader musulmani a Teheran, ammoniscono che la fatwa è "irrevocabile", e rinnovano la richiesta per la rapida esecuzione della condanna a morte di Rushdie.

28 MARZO 1991

Pubblicazione di "Patrie immaginarie", raccolta di saggi letterari di Salman Rushdie.

3 MAGGIO 1991

Due Imam della moschea centrale di Londra leggono una dichiarazione in cui si dice che la conversione all'Islam di Rushdie non può essere accettata perché egli non ha completamente ritirato "I versi satanici". Gli sceicchi Gaman Manna Solaiman e Hamed Khalifa avevano presenziato alla conversione all'Islam di Rushdie nell'incontro del 24 dicembre 1990 e pur ritenendo offensivo il suo libro, avevano incoraggiato la comunità musulmana ad accettare la conversione. dal dicembre del 90, nessuno dei due Imam è riuscito a celebrare le preghiere del venerdì senza dover far fronte a violente proteste da parte di alcuni dei presenti. Sotto queste pressioni, entrambi si convincono ad abbandonare le proprie posizioni.

9 MAGGIO 1991

Rushdie scrive a "The Independent", affermando che gli sceicchi suddetti hanno subito atti intimidatori condotti »negli ultimi mesi contro di loro con tattiche da teppisti , che tali intimidazioni sono una costante di questa faccenda sin dall'inizio e »devono essere fermate .

20 MAGGIO 1991

In Australia il ministro degli Affari esteri iraniano, Alì Akbar Velayati, afferma che la questione Rushdie »è una questione islamica e riguarda i valori dell'Islam. Dopo che il libro venne pubblicato e il grande capo della Rivoluzione proclamò il suo decreto, la questione venne discussa dall'Organizzazione della Conferenza Islamica a Riad, e tutti i paesi musulmani hanno approvato all'unanimità il decreto sull'apostasia di Rushdie. Questo significa che ciò che Rushdie ha fatto era contrario ai principi di un miliardo di musulmani, non solo a quelli dei musulmani iraniani .

27 GIUGNO 1991

La sezione canadese del PEN scrive al Primo Ministro britannico John Major esprimendo preoccupazione per quanto riportato dal "Washington Post" (19 giugno) e dal canadese "Globe and Mail" (20 giugno) riguardo al fatto che sia stato inviato un commando per assassinare Rushdie, e che questo commando sembrerebbe operare con l'invisibile ma esplicito supporto del governo iraniano. Nella lettera si osserva, inoltre, che la fondazione islamica Khordad 15, legata al governo iraniano, ha raddoppiato la taglia su Rushdie portandola a due milioni di dollari, e si esorta il governo della Gran Bretagna a ribadire pubblicamente il proprio impegno nel garantire allo scrittore condizioni di continua sicurezza e a far revocare la fatwa.

3 LUGLIO 1991

Milano: Ettore Capriolo, il sessantunenne traduttore italiano de "I versi satanici", viene aggredito e pugnalato ripetutamente da un uomo che si dichiara iraniano e vuole sapere l'indirizzo di Rushdie: Ettore capriolo ha tradotto nel 1989 il libro per Mondadori. Gli era stata assicurata la protezione della Polizia per diversi mesi, durante il 1990, in seguito alle minacce ricevute dai fondamentalisti islamici.

11 LUGLIO 1991

Tokyo, il professor Hitoshi Igarashi, traduttore giapponese de "I versi satanici" viene pugnalato a morte all'Università di Tsukuba. Un portavoce dell' Associazione pakistana in Giappone dice che »l'omicidio è completamente legato al libro (...). Oggi ci siamo congratulati l'uno con l'altro. Eravamo tutti veramente felici .

12 LUGLIO 1991

In seguito all'assassino del Professor Igarashi, Salman Rushdie rilascia un comunicato per esprimere il suo dolore e la sua più profonda solidarietà alla famiglia, e per appellarsi ai governi della Gran Bretagna, dell'Italia e del Giappone, e a tutti i leader della comunità mondiale, musulmana e non, perché si protesti con urgenza presso il governo iraniano.

29 LUGLIO 1991

Il governo del Pakistan istituisce la condanna a morte per impiccagione per chiunque offenda il profeta Maometto, portando così il codice penale in linea con la Shari'a.

15 SETTEMBRE 1991

Salman Rushdie riceve un premio dalla "Writers' guild per il suo libro per bambini "Harun e il mar delle storie". Scortato da guardie del corpo dei servizi segreti, Rushdie fa una breve apparizione alla cerimonia, a Londra e, in un saluto al pubblico descrive gli ultimi due anni e sette mesi trascorsi dalla dichiarazione della fatwa. Egli dice: »Vorrei scusarmi per il modo insolito in cui mi presento. Mi sarebbe piaciuto restare qui per gran parte della serata, ma in questo paese libero io non sono un uomo libero. devo comportarmi con molta cautela. . Il pubblico lo applaude in piedi mentre dice: »Spero che continuerete a darmi il vostro appoggio: Spero che continuerete il vostro lavoro per far capire che noi non ci adattiamo all'idea che un uomo possa essere ucciso per un libro (...). Senza la solidarietà delle persone che sono in questa stanza, non avrei resistito per tutto questo tempo. Desideravo tanto essere qui anche per tutto l'odio che ho subito .

26 SETTEMBRE 1991

Gli organizzatori della Fiera del Libro di Francoforte revocano gli inviti agli editori iraniani, in seguito alle pressioni esercitate da editori, scrittori e politici tedeschi che affermano che la loro presenza è incompatibile con le continue minacce di morte contro Salman Rushdie. Due case editrici e il romanziere Gunther Grass avevano minacciato di boicottare l'avvenimento.

22 NOVEMBRE 1991

In un discorso pubblico il dottor Carey, arcivescovo di Canterbury, condanna »l'onta oltraggiosa recata da Salman Rushdie al profeta Maometto ne "i versi satanici".

12 DICEMBRE 1991

Negli Stati Uniti Rushdie, sotto strettissima sorveglianza, ospite della scuola superiore di giornalismo della Columbia University, parla ad un meeting commemorativo per il duecentesimo anniversario della "Bill of Rights". Il suo discorso, adattato da un saggio scritto durante l'isolamento "One thousand day in a Balloon" (mille giorni su una mongolfiera), è una valutazione delle proprie vicissitudini dopo la pubblicazione de "I versi satanici".

13 DICEMBRE 1991

E' il millesimo giorno di vita clandestina di Rushdie. Il quotidiano inglese "the Guardian" pubblica uno scritto dello scrittore, in cui fra l'altro si legge: »...Una bolla, in cui sono allo stesso tempo visibile a tutti ed escluso. La bolla galleggia sopra e dentro il mondo, privandomi di ogni realtà, riducendomi a un'astrazione. Per molte persone non sono più un essere umano. Sono diventato una questione, un fastidio, un "caso". Le bolle a prova di proiettile, come questa, sono anche a prova di realtà. Chi ci viaggia dentro rischia di diventare uno spettro ; se non fa attenzione finisce per perdersi. In questo spazio fantasma un uomo può diventare la bolla che lo rinchiude, e poi un giorno -pop!- scomparire per sempre... .

Durante il sesto summit della Conferenza delle Organizzazioni islamiche a Dakar, viene confermata la fatwa contro Rushdie.

13 FEBBRAIO 1992

I quotidiani iraniani "Abrar" e "Jomhouri-Eslami" definendo la condanna a morte contro Rushdie come »un ordine divino di lapidare il demonio , incitano i musulmani di tutto il mondo a giustiziare l'autore britannico.

Centoquindici europarlamentari di tutti e dodici i paesi membri della Comunità Europea sottoscrivono, presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, una risoluzione a sostegno di Salman Rushdie.

14 FEBBRAIO 1992

Frances d'Souza (presidente dell'ICDSR) e Said Essoulami, coordinatore delle ricerche per il Medio Oriente di Article 19, incontrano alcuni alti diplomatici dell'ambasciata iraniana per spiegare la loro posizione sulla fatwa e sulla taglia messa su Rushdie. Significativamente, data e ora dell'incontro sono state decise dall'ambasciata iraniana: è la prima risposta alle varie richiesta di incontro presentate dal comitato nell'anno precedente. La delegazione intende principalmente stabilire quale tipo di relazione esista tra la Fondazione Khordad 15 (responsabile della taglia di due milioni di dollari) e il governo iraniano, ed evidenziare che il ritiro della taglia è il primo passo essenziale per dissuadere, tra gli altri, i killer professionisti. I diplomatici iraniani negano qualsiasi legame tra il governo e la fondazione Khordad 15. la delegazione richiede espressamente che le preoccupazioni del Comitato siano comunicate all'Incaricato d'Affari e al governo dell'Iran, e che lo stesso comitato venga informa

to di qualsiasi ulteriore sviluppo. I diplomatici accolgono la richiesta.

17 FEBBRAIO 1992

L'ambasciata dell'Iran a Londra rilascia un comunicato stampa nel quale afferma che : »A seguito di quanto riportato a Londra in maniera distorta su un recente incontro tra la dr.sa Frances d'Souza, direttrice di Article 19 (centro internazionale contro al censura), e un impiegato locale dell'ambasciata della Repubblica islamica dell'Iran, l'ambasciata intende dichiarare quanto segue:

1) Nessun diplomatico dell'ambasciata ha avuto un incontro con il rappresentante del "Comitato internazionale per la difesa di Salman Rushdie .

2) In una lettera datata 7 febbraio 1992, la dr.sa d'Souza chiedeva un incontro con un diplomatico dell'ambasciata. In risposta a questa richiesta si è concesso che la dr.sa d'Souza presentasse il suo caso a un impiegato locale dell'ambasciata.

3) In seguito a una discussione sullo stato dei diritti umani e sulla recente amnistia generale per i prigionieri in Iran, al dr.sa d'Souza ha fatto riferimento all'ultima fatwa dell'Imam relativa a Salman Rushdie, autore de "I versi satanici.

La risposta datale può essere riassunta come segue: a) in merito alla questione dei diritti umani e dell'amnistia generale nella Repubblica islamica dell'Iran sono stati forniti gli opportuni chiarimenti. b) sulla questione di Rushdie è stato ribadito che la fatwa è cosa che concerne l'Islam nella sua globalità ed è assolutamente irreversibile. c) La fatwa è una questione universale nel mondo dell'Islam riguarda un miliardo di musulmani in tutto il mondo. d) Come scuola di pensiero e di pratica, come stile di vita, l' Islam ha i propri meccanismi di difesa che sono emanati dall'Islam stesso. Per questo sarebbe pura fallacia suggerire che la fatwa possa essere revocata, ora come in qualsiasi altro momento in futuro. Qualsiasi altra interpretazione del suddetto incontro e del suo contenuto viene categoricamente smentita .

16 MARZO 1992

Cinquanta intellettuali e artisti iraniani in esilio sottoscrivono una dichiarazione in difesa di Salman Rushdie che dice: »...Solleviamo unanimi la nostra voce a difesa di Salman Rushdie e ricordiamo al mondo intero che gli scrittori, gli artisti, i giornalisti e i pensatori, in Iran sono continuamente sottoposti alla spietata pressione della censura religiosa (...). Siamo convinti che qualsiasi tolleranza mostrata verso la sistematica violazione dei diritti umani in Iran, non può far altro che rafforzare il regime islamico e incoraggiarlo a diffondere ed esportare le sue idee e i suoi metodi terroristici in tutto il mondo .

24 MARZO 1992

Con un'apparizione a sorpresa, Rushdie lancia a Washington l'edizione economica in lingua inglese de "I versi satanici", pubblicata da un anonimo consorzio di editori. Alle domande dei giornalisti concernenti la sua sicurezza Rushdie dice: »Non sono più così certo che le autorità di pubblica sicurezza inglesi si impegnino per la mia protezione . Alla domanda sul perché il governo inglese possa aver cambiato la sua posizione Rushdie dice di credere che si tratti di una questione politica.

25 MARZO 1992

Il portavoce della Casa Bianca, Marlin Fitzwater, dichiara: »Non c'è ragione di avere una qualche particolare relazione con Rushdie (...). E' un autore, si trova qui, sta rilasciando interviste, sta viaggiando per promuovere il libro, sta facendo cose che tutti gli autori fanno. Non c'è ragione per cui noi si debba avere un particolare interesse nei sui confronti (...). Rushdie non scrive di politiche di governo .

27 MARZO 1992

Il "New York Times" accusa l'amministrazione Bush di essersi lasciata intimorire dal governo iraniano: »Questo coincide purtroppo con i tre anni di chiacchiere ufficiali trascorsi da quando l'Ayatollah Khomeini ha denunciato "I versi satanici" come blasfemi e condannato a morte l'autore e i suoi editori. Da allora Rushdie vive nascosto. Il suo traduttore giapponese è stato pugnalato a morte, il traduttore italiano ferito da una coltellata. Intanto oppositori del regime iraniano in esilio sono stati assassinati in Francia e in Svizzera. se questo non è terrorismo di stato allora che cos'è? E tuttavia la reazione dell'Occidente è stata vergognosamente debole. La nostra vile tolleranza non fa che incoraggiare il disprezzo di chi in Iran è per la linea dura. In gioco c'è molto più che la vita di Rushdie se gli stati occidentali non ammoniscono unanimi l'Iran sul fatto che può guadagnarsi quelle relazioni commerciali cui ambisce soltanto se cessa di esportare e di fomentare il terrorismo".

2 MAGGIO 1992

In un'assemblea del "Parlamento musulmano" di Londra, il Dr. Kalim Siddiqui dichiara che la fatwa su Rushdie dovrebbe fare da deterrente per altri scrittori e artisti tentati da offendere l'Islam, e aggiunge che »la fatwa e la nostra presenza in questo paese terranno inchiodato Rushdie nel suo bunker per il resto della sua vita. Tenere Rushdie in quella sua tana per conigli è una vittoria accettabile per noi e per le generazioni future .

15 MAGGIO 1992

in seguito alle pressioni di studenti, di politici e di altri membri della facoltà, il professor Mushirul Hasan, vicerettore della Jamia Milia University di Dehli, in India, rilascia una dichiarazione in cui si scusa per la sue precedenti affermazioni che sostenevano il diritto di Salman Rushdie a essere letto.

17 GIUGNO 1992

L' IRNA, l'agenzia di stampa iraniana, riporta che la Fondazione Khordad 15 »in aggiunta alla taglia di due milioni di dollari, coprirà anche le spese per l'annientamento dello scrittore maledetto .

22 GIUGNO 1992

Con severe misure di sicurezza, il PEN danese organizza un meeting a sostegno della libertà d'espressione al Lousiana Art Museum. Gunther Grass introduce a sorpresa l'ospite Salman Rushdie, dicendo: »se Salman Rushdie è un ostaggio, allora lo siamo anche tutti noi . Questa è la prima occasione in cui l'autore, eletto recentemente Membro Onorario del PEN internazionale (il primo a essere nominato dopo molti decenni), ha avuto l'opportunità di parlare da una sezione del PEN. Rushdie rammenta all'assemblea che la fatwa è un attacco rivolto contro molti cittadini europei, e sottolinea che essa è inevitabilmente una questione internazionale, oltre che britannica, e che implica questioni di sovranità nazionale e di terrorismo internazionale, oltre che di diritti umani.

24 GIUGNO 1992

Parlando ai parlamentari riuniti in un meeting aperto a tutti i partiti, alla Camera dei Deputati di Londra, Rushdie dice di trovarsi nell' »insolita posizione di non avere un proprio deputato, di non apparire in nessuna lista elettorale, di essere un »elettore alla deriva .

30 GIUGNO 1992

La maggioranza del neo eletto Parlamento iraniano riafferma la condanna a morte di Salman Rushdie pronunciata dall'Ayatollah Khomeini, e comunica che essa resterà in vigore »fino a quando ci saranno al mondo dei musulmani . La "Voce della Repubblica Islamica dell' Iran" trasmette la notizia di una petizione firmata da centosettanta parlamentari che chiedono a tutti i musulmani di eseguire la fatwa. Nella petizione si critica il parlamento britannico per l'incontro del 24 giugno tra l'autore e un gruppo di parlamentari alla Camera dei Deputati: »La sciagurata azione del Parlamento inglese di invitare l'apostata autore de "I versi satanici", ha recato danno non solo alla dignità e all'onore di quel Parlamento, ma anche agli interessi del paese e alla relazioni internazionali, perché la Umma (Comunità) islamica, forte di un miliardo di uomini ha preso posizione contro questa cospirazione .

10 LUGLIO 1992

Gianni Palma, l'editore della traduzione giapponese del libro di Rushdie, nell'anniversario della morte del professor Igarashi, legge una dichiarazione dello scrittore: »E' passato un anno dal perverso assassinio del professor Igarashi, ma io non ho ancora accettato il fatto (...). Sono arrivato a capire che ciò che importa è precisamente non accettare l'intollerabile. In questo nostro mondo moderno, in cui i punti focali cambiano rapidamente e il raggio di attenzione è corto, è fin troppo semplice perdere l'interesse per un particolare caso, indipendentemente da quanto ne sia stata vivida la storia un tempo. Ma fare così in questo caso sarebbe un insulto alla memoria del professor Igarashi. Semplicemente, non si deve mai accettare l'omicidio di un uomo in nome di un qualche Dio o di una ideologia. In caso come questo l'umanità non è mai dalla parte degli assassini (...). Chiunque siano gli assassini (e sappiamo che molti terroristi mediorientali sono pagati da Teheran), è stata la fatwa di Khomeini la vera

assassina (...). Invito il popolo il governo del Giappone ad esigere la fine di questa minaccia terroristica. Un cittadino giapponese è stato il primo uomo a perdere la vita a causa della fatwa. Il Giappone può contribuire ad assicurare che sia anche l'ultimo .

24 LUGLIO 1992

Tre iraniani vengono espulsi dalla Gran Bretagna, con la motivazione che » la loro presenza è contraria all'interesse pubblico, per ragioni di sicurezza nazionale . Si ritiene che Mehdi Sayed Sadeghi e Mahmond Hedhi Soltani, entrambi impiegati dell'ambasciata iraniana a Londra, e Gassem Vakhshiteh, studente, abbiano cospirato per uccidere Salman Rushdie.

14 AGOSTO 1992

Alì Rajavi, primo segretario all'ambasciata iraniana a Londra, viene espulso dalla Gran Bretagna.

20 AGOSTO 1992

Salman Rushdie è ospite d'onore a una riunione del PEN norvegese. Aase Kleveland, ministro della cultura, incontra Rushdie e gli permette l'appoggio del suo governo. E' questa la prima volta che Rushdie si è incontrato con membri di un governo straniero.

SETTEMBRE 1992

Rushdie continua a vivere nascosto, costantemente protetto da una scorta armata ...

14 FEBBRAIO 1993

Il leader iraniano Khamenei rilancia la fatwa »La sentenza contro l'apostata traditore deve

essere eseguita e lo sarà. E' dovere di ogni musulmano rimuovere questo essere mercenario dal cammino dell'Islam. Ce lo devono consegnare perché ha commesso un crimine e un tradimento. Nessuna pressione ci piegherà (...). Rushdie ci deve essere consegnato perché questa è la soluzione più logica . Non ci interessa che gli altri esprimano contrarietà davanti alla nostra volontà di giustizia, tanto le loro azioni hanno già suscitato la nostra ira .

Rushdie compare brevemente alla King's College Chappel di Cambridge e stigmatizza ancora una volta »l'attacco terroristico di cui è vittima.

Politici e intellettuali italiani (fra gli altri: Adelaide Aglietta, Norberto Bobbio, Furio Colombo, Giulio Giorello, Luigi Manconi) chiedono di incontrare il Presidente del Consiglio Giuliano Amato »Per informarlo dettagliatamente sul "caso Rushdie" e sulle attività intraprese a tale riguardo da altri paesi, nonché per chiedere al governo italiano di sostenere le iniziative più recenti presentate alle Nazioni Unite e alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja .

Scrive Barbara Spinelli: <>.

Le edizioni Sonda (una piccola casa editrice di Torino) pubblicano "Salman Rushdie. Il silenzio dell'Occidente", a cura di Federico Tibone, contenente tre scritti di Rushdie e una serie di "lettere di San Valentino" scritte, fra gli altri, da Saul Bellow, Nadine Gordimer, Norman Mailer, Gunther Grass.

18 FEBBRAIO 1993

Compare su "La stampa un'intervista a Rushdie: <>. (Intervistatore) <> (Rushdie) <>.

La fondazione iraniana "Khordad 15" lancia un appello a tutti musulmani del mondo perché creino nuclei speciali per eseguire la fatwa. La fondazione precisa che la taglia di due milioni di dollari cresce di giorno in giorno, perché è stata utilmente investita.

19 FEBBRAIO 1993

Il deputato Marco Taradash (Lista Pannella) e il senatore Cesare Salvi (PDS) presentano una mozione che impegna il Governo a invitare ufficialmente in Italia Salman Rushdie. La mozione è stata sottoscritta da duecento fra deputati e senatori.

13 APRILE 1993

Un premio di 16 mila dollari (oltre 25 milioni di lire) è stato messo in palio da un'organizzazione iraniana a chi realizzerà la miglior caricatura di Rushdie.

2 LUGLIO 1993

A Sivas, in Turchia, diecimila fondamentalisti islamici appiccano il fuoco a un hotel in cui son riuniti scrittori e intellettuali per commemorare il poeta Pir Sultan Abdal, impiccato nel XVI secolo perché sostenitore della rivolta contro l'oppressione ottomana. L'obiettivo principale dei fanatici è Aziz Nesin, autore satirico e giornalista, "colpevole" di aver pubblicato su un giornale brani de "I versi satanici". Aziz si salva, ma muoiono nell'incendio 36 persone.

5 LUGLIO 1993

Salman Rushdie interviene dopo i fatti di Sivas; precisa che Nesin ha pubblicato brani del suo libro senza esserne autorizzato, ma aggiunge: <>.

Il quotidiano iraniano "Repubblica Islamica" scrive nel suo editoriale: <>.

16 LUGLIO 1993

Le autorità iraniane ordinano il ritiro dal commercio di tutti i libri di Aziz Nesin, colpevole di aver tradotto in turco scritti di Rushdie.

23 LUGLIO 1993

Salman Rushdie partecipa al festival mondiale della IUSY (unione internazionale della gioventù socialista) a Oporto: <>. Un giovane israeliano gli chiede: <>. Risponde Rushdie: <>.

il Presidente della Repubblica portoghese Mario Soares e il presidente dell'Internazionale Socialista Pierre Mauroy esprimono a Rushdie la loro solidarietà quale simbolo vivente della lotta per la libertà di pensiero contro l'intolleranza.

12 AGOSTO 1993

Rushdie appare sul palco del concerto degli U2 dedicato a Sarajevo, nello stadio londinese di Wembley. A Bono che porta sulla testa corna da demonio grida: <>.

20 AGOSTO 1993

Lo scrittore tedesco Gunther Walraff e i turco Aziz Nesin promuovono una raccolta di firme tra i musulmani che vivono in Germania affinché prendano le distanze dalle minacce di morte rivolte a Rushdie.

7 SETTEMBRE 1993

Rushdie dichiara di essere convinto che l'Iran non ha più l'interesse di <> e potrebbe addirittura dichiararlo pubblicamente entro pochi mesi.

il ministero della cultura iraniano premia i vincitori del concorso per la migliore vignetta su Rushdie. Ai primi tre classificati (su 1600 partecipanti) sono elargite 16 monete d'oro del valore di cento dollari ciascuna e un buono valido per un pellegrinaggio a La Mecca.

29 SETTEMBRE 1993

Rushdie rivela che la compagnia aerea di bandiera "British Airways" da due anni si rifiuta di accettarlo come passeggero per "motivi di sicurezza". Per soddisfare le esigenze dei clienti musulmani, la stessa compagnia ha varato un servizio di cabine separate per donne e uomini sui voli per l'Arabia Saudita.

7 OTTOBRE 1993

Cento intellettuali del mondo arabo firmano il libro "Pour Rushdie" (edizioni La Découverte, Parigi); è la prima presa di posizione chiara e collettiva del mondo della cultura araba contro la fatwa. Scrive Tahar Ben Jelloun: <>.

Rushdie invia una lettera agli autori del libro, nella quale scrive, fra l'altro: <>:

11 OTTOBRE 1993

Il direttore della società editrice norvegese Aschehoug, William Nygaard, rimane ferito in un attentato: uno sconosciuto gli spara contro tre colpi di pistola. Nygaard ha pubblicato in Norvegia "I versi satanici"; alcune settimane prima Rushdie era comparso a Oslo, accolto da numerosi sostenitori.

10 NOVEMBRE 1993

Rushdie partecipa ad un incontro di intellettuali a Strasburgo. E' presente fra gli altri, lo scrittore Claudio Magris che, raccontando della riunione scrive: <>.

25 NOVEMBRE 1993

Rushdie è ricevuto alla Casa Bianca dal Segretario di Stato Warren Christopher; d'improvviso entra nella sala il Presidente Bill Clinton, che si intrattiene con lo scrittore per pochi minuti e gli manifesta la solidarietà degli Stati Uniti. In maggio Rushdie era stato ricevuto dal premier britannico John Major.

29 NOVEMBRE 1993

Moammar Gheddafi dichiara di non aver invocato la morte di Rushdie perché era già stato fatto da Khomeini; il colonnello libico vuole invece <>. Ne ha letto <> ed ha scoperto di avere di fronte a sè <>.

8 DICEMBRE 1993

Salman Rushdie è ospite del Parlamento Europeo, su invito dei gruppi Verde e Socialista. Invia un messaggio al congresso di fondazione di "Nessuno tocchi Caino": <>.

Rushdie esercita il diritto di petizione che un cittadino europeo ha davanti al proprio Parlamento: <>.

Lo scrittore è ricevuto dal ministro degli Esteri e vice cancelliere tedesco Klaus Kinkel, che gli promette di fare pressioni sull'Iran. Rushdie prende atto, ma denuncia altresì che il Governo tedesco ha ricevuto recentemente il capo della Savama (la polizia segreta iraniana), il generale Fallahjen.

La guida spirituale dell'Iran, Ayatollah Khamenei, definisce il recente incontro tra il presidente americano Clinton e Rushdie <> e <>.

14 FEBBRAIO 1994

Nel quinto anniversario della fatwa, il premier britannico Major dichiara: <>.

Poche ore dopo, le agenzie d'informazione diffondono la seguente dichiarazione di Javad Larijani, consigliere del Presidente iraniano Rafsanjani: <>.

Il governo inglese ha finora speso per la protezione di Rushdie 5 milioni di sterline ( oltre 12 miliardi di lire); lo scrittore ha contribuito con una parte dei diritti d'autore.

24 FEBBRAIO 1994

I giornali riportano una singolare vicenda: l'estate precedente, a Vienna, una giuria di cinque scrittori aveva attribuito a Rushdie il "Premio di Stato austriaco per la letteratura europea", e ne aveva informato il ministro dell'istruzione Rudolf Scholten, affinché provvedesse a consegnarlo pubblicamente allo scrittore. Il ministro aveva chiesto alla giuria qualche giorno di tempo pregandola di non fare parola con nessuno del premio. Sono passati sei mesi. Ora il ministro dell'interno Loeschnak precisa che vi sono gravi motivi di sicurezza per la presenza in Austria di <>. Rushdie dichiara: <>. Il ministro Scholten dichiara di voler spiegare personalmente allo scrittore i motivi delle sue esitazioni, <>.

27 MARZO 1994

Il console di Norvegia a Teheran, Arnold Lowndi, è stato espulso per <>. E' una ritorsione contro l'espulsione del console dell'Iran a Oslo, Mohammad Movahed, sospettato di essere implicato nell'attentato all'editore norvegese de "I versi satanici", William Nygaard.

3 LUGLIO 1994

Il nuovo ambasciatore iraniano a Oslo promette di osservare le leggi norvegesi .

L'agenzia iraniana IRNA dichiara: <>.

25 OTTOBRE 1994

Esce a Londra una raccolta di racconti di Rushdie, "East, West". Il libro si conclude così: <>.

7 NOVEMBRE 1994

A Strasburgo si tiene una seduta del Parlamento internazionale degli scrittori; la presiede Rushdie, che , nell'occasione, denuncia i crimini compiuti dai fondamentalisti algerini contro centinaia di giornalisti, scrittori, docenti. Gli chiedono: <>. La risposta è: <>.

Jacques Derrida denuncia la minaccia nuova, senza precedenti, che viene dai <>; ogni giorno <<è in gioco il corpo delle lingue, il corpo delle opere e il corpo degli scrittori>>.

Breyten Breytenbach: <>.

6 DICEMBRE 1994

Rushdie rilascia un'intervista al settimanale "Stern"; parla del suo recente incontro a Bruxelles con il ministro degli esteri tedesco Kinkel : <>. Kinkel ha lasciato intendere a Rushdie <>.

2 FEBBRAIO 1995

L' Organizzazione della propaganda islamica dell'Iran organizza un premio letterario per un racconto dedicato alla "vita d'angoscia e di terrore" che salman Rushdie sta patendo per aver scritto il libro blasfemo. Il vincitore percepirà 1500 dollari.

Torino, 3 febbraio 1995

NOTA DEL CURATORE

Questa cronistoria non intende essere esaustiva di tutti gli avvenimenti che hanno visto protagonista, in modo diretto o indiretto, Salman Rushdie.

Tutte le notizie riportate sono state tratte dalle seguenti fonti:

"Salman Rushdie. Il silenzio dell'Occidente". Edizioni Sonda, Torino-Milano 1992;

"L'Unità" del 20/2/93, 5/7/93, 16/7/93, 24/7/93, 7/11/94, 2/2/95;

"La Stampa" del 15/2/93, 14/2/93, 18/2/93, 24/7/93, 12/10/93, 29/11/93, 9/12/93, 10/12/93,

15/2/94, 25/10/94;

"Cuore" del 15/2/93;

"il manifesto" del 18/2/93, 20/8/93, 9/9/93, 8/10/93, 7/12/94;

"Il Corriere della sera" del 13/4/93, 4/7/93, 5/7/93, 23/7/93, 10/11/93, 24/2/94,28/3/94;

"Il Giornale" del 13/8/93, 12/10/93;

"L'Europeo" del 25/10/93;

"La Repubblica" del 5/11/93, 25/11/93, 10/12/93, 4/7/94;

"Panorama" del 3/2/95;

"Hands off Cain - Nessuno tocchi Caino", gennaio 1994.

Le fonti suddette possono essere richieste a :

CLUB PANNELLA "TORINO PER SALMAN RUSHDIE"

c/o Lista Antiproibizionista

Via Santa Teresa, 12 10121 TORINO

Tel. 011/57.57.344-463 Fax 011/57.57.464

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