COMUNICATO-STAMPA
SOLIDARIETA': DALLA CECENIA, DOMANI IN ITALIA IL PICCOLO MISHA, CHE HA PERSO ENTRAMBE LE GAMBE PER UNA BOMBA. IL SUO APPELLO, DIFFUSO DAL PARTITO RADICALE, RACCOLTO DALLA REGIONE ABRUZZO.
Roma, 27 Febbraio - Giungerà domani in Italia Misha Epifanitsev, il bambino ceceno di otto anni che ha perso completamente gli arti inferiori per l'esplosione di una bomba a Grozny ed il cui appello era stato raccolto nell'ospedale di Urus Martan, durante i bombardamenti, dall'esponente del Partito Radicale Antonio Stango nel corso di una missione in Cecenia. Diffuso attraverso Radio Radicale, l'invito alla solidarietà per le cure e le protesi necessarie per il piccolo Misha - simbolo di tutte le vittime del massacro in corso nel Caucaso - aveva ottenuto la pronta risposta del Consiglio Regionale dell'Abruzzo, che con un voto all'unanimità ha stabilito di invitare in Italia il bambino e la madre - Ludmila - e di sostenere le spese delle cure. Ad ospitare il bambino si era offerta anche la Svezia, ma nell'urgenza del caso il preciso provvedimento della Regione Abruzzo e l'intervento dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni hanno reso possibile il trasferimento in Italia.
Antonio Stango ricorda anche la disponibilità della Farnesina, che ha disposto i necessari visti, ed il valore di importante precedente dell'iniziativa abruzzese: "Ciò che accade nel Caucaso, o in qualsiasi altra parte del mondo, ci riguarda tutti da vicino. I diritti umani non sono un 'affare interno' di nessuno Stato, e la solidarietà deve esercitarsi al di là di qualsiasi frontiera", sottolinea Stango.