PENA DI MORTE: LA PROVINCIA DI MANTOVA FA MARCIA INDIETRO

Marcia indietro della Provincia di Mantova, guidata da esponenti della Lega Nord, sulla pena di morte. Dopo aver negato la propria adesione alla manifestazione contro la pena di morte, organizzata a Roma per il 9 aprile prossimo da "Nessuno tocchi Caino", il Presidente della Giunta della Provincia, ha dichiarato di aderire alla manifestazione.

Questa decisione è stata presa, spiega Boni, perché, pur essendo l'intera Giunta Provinciale contraria, quando la questione fu affrontata dal Consiglio Provinciale, la maggioranza dei suoi componenti si dissero favorevoli all'iniziativa: "Poiché nel dibattito che si era tenuto in Consiglio Provinciale sulla questione della pena di morte la maggioranza del Consiglio aveva espresso la propria posizione contraria, nel rispetto delle decisioni allora prese, diamo l'adesione alla "Marcia delle Palme" che si terrà a Roma il 9 aprile e che ha come oggetto l'abolizione della pena di morte a livello mondiale entro il duemila"

Boni ha ribadito la propria "solidarietà" alla manifestazione, chiarendo però che è compito delle amministrazioni provinciali amministrare. Inoltre l'istituzione ha il dovere morale di essere custode della democrazia e della libertà dei cittadini ed in questo senso la Provincia di Mantova ha sempre agito al di là delle strumentalizzazioni e dei messaggi fuorvianti degli organi di stampa. Inoltre, data la delicatezza della questione in oggetto, ogni individuo è portato a confrontarsi con la propria coscienza e non con la logica di partito. Entrando nel merito dell'episodio in questione, la Giunta Provinciale aveva già dato parere negativo al contributo di un milione richiesto dall'associazione "Nessuno tocchi Caino" e questo per delega del Consiglio provinciale".