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Partito Radicale Silvja - 9 marzo 1995
Sarajevo, altri mille giorni

da Internazionale, 3 marzo 1995

L'assedio di Sarajevo dura da più di mille giorni. Per l'anniversario la capitale bosniaca ha ricevuto alla fine dello scorso gennaio intellettuali politici e sindaci di tutta Europa.

Sead Fetahagic del quotidiano di Sarajevo Oslobodenje (Liberazione) si chiede il perché di queste celebrazioni. E' convinto che l'assedio durerà altri mille giorni: "Non volendo essere illuminato nel presente dai fuochi d'artificio e dai discorsi ufficiali per i 'mille giorni di assedio' mi rivolgo verso le luci dell'avvenire. Cosa vedo? (...) Nei prossimi mille giorni i nostri eletti cercheranno la città migliore per firmare una pace giusta. Durante i prossimi tre anni i nostri concittadini saranno impegnati a cambiare i nomi delle strade, delle case, degli orti, dei ruscelli, dei pozzi e di tutti i muri, mentre le autorità municipali scaveranno molti grandi buchi sperando di vedere sgorgare del petrolio, del gas o dell'elettricità. In generale le potenze straniere diventeranno più straniere e più potenze. (...) Il potere di queste potenze diventerà così imponente che circondate di cetnici nelle loro enclave e nei loro campi supplicheranno gli abitanti di Sarajevo di portar loro un pezzo di pane (...). Gli

strateghi mondiali Major, Hurd e Juppé non divideranno - nonostante la volontà di dividere ogni cosa - con coloro che circondano le loro truppe, le bellezze della Carta dei diritti dell'uomo che si contenteranno di mostrare ai cinesi e a Fidel Castro. (...) Intanto i paesi Islamici si riuniranno e concluderanno, durante questa riunione, che, riuniti, non possono risolvere niente. Tutti contenti attraverseremo così i mille giorni che sono di fronte a noi, guardando come quelli che ci circondano suonano il tamburo mentre noi balliamo. Durante questo periodo ci lanceremo in grandi lavori pubblici: scaveremo un grande tunnel sotto la faccia della terra. Scaveremo senza fermarci e ognuno vincerà un canocchiale per fucile o una croce funeraria: per stendersi e guardare come il mondo intero ci glorifica e festeggia i nostri nuovi mille giorni!".

 
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