Alla cortese urgente attenzione del Caporedattore
Roma, 23 marzo 1995
INFORMAZIONE-CENSURA: NELLA TRASMISSIONE SULLE BARRIERE ARCHITETTONICHE ANDATA IN ONDA IERI SU RAI2 E CANALE5, L'UNICO CENSURATO E' STATO UNO DEI POCHI NON CANDIDATI, ED UNO DEI POCHI NON ESPONENTI DI FORZE POLITICHE IMPEGNATE NELLA COMPETIZIONE ELETTORALE. E SOPRATTUTTO E' STATO CENSURATO BEN PRIMA DELLA MEZZANOTTE. "DIFFICILE NON PENSARE AD UNA VOLONTA' PREMEDITATA"
DICHIARAZIONE DI PAOLO PIETROSANTI, CIECO, MEMBRO DELLA SEGRETERIA DEL PARTITO RADICALE, TRANSNAZIONALE E TRANSPARTITO.
Paolo Pietrosanti, che ieri sera ha partecipato alla trasmissione sulle barriere architettoniche, cui è stata violentemente quanto ingiustificatamente e pretestuosamente tolta la parola, ha oggi rilasciato la seguente dichiarazione:
"Quel che è avvenuto ieri sera nel corso della trasmissione sulle barriere architettoniche, andata in onda prima su Rai2 e poi su Canale5, condotta da Gabriele La Porta e Maurizio Costanzo, ha dell'incredibile.
Ero stato invitato a prendere parte alla trasmissione dallo studio del TG Lazio, e sono intervenuto durante il collegamento con quello studio. Ero stato presentato come giornalista, e nell'esordio del mio intervento ho semplicemente, quanto doverosamente, precisato essere io, oltre che cieco, membro della segreteria del Partito Radicale.
Immediata la reazione di La Porta, il quale si è permesso di interrompermi accusandomi di scorrettezza per avere io tentato di utilizzare a fini elettorali la mia presenza in studio.
Ero stato invitato per essere stato negli ultimi mesi protagonista a Roma di numerose iniziative tese a rendere meno inaccessibile la capitale, per essere stato io oggetto della proposta da parte del Sindaco Rutelli di divenire suo Consigliere sui problemi dell'handicap, proposta cui ho a più riprese risposto negativamente, per avere verificato in troppe occasioni la assenza di volontà minima di operare con concreteza da parte della Amministrazione capitolina. Ed ero reduce da una piccola quanto significativa vittoria, essendo riuscito nei giorni scorsi a trasformare un non-servizio bus per handicappati, voluto da Rutelli, in servizio utilizzabile, dopo due mesi di assoluta inutilizzabilità, sulla quale ho chiesto al Procuratore della Repubblica di indagare.
Il solo evocare il mio essere dirigente del Partito Radicale - doveroso per essere stato io erroneamente qualificato quale giornalista - ha fatto sì che mi venisse violentemente tolta la parola, e che io non riuscissi a dire altro se non a precisare essere il PR un partito transnazionale e transpartito, in alcun modo impegnato in scadenze elettorali, in alcun paese del mondo.
Questo grave episodio di censura è tanto più grave in quanto è difficilissimo non scorgervi una volontà premeditata da parte dei responsabili e dei conduttori della trasmissione.
IL MIO INTERVENTO E' ANDATO IN ONDA INTORNO ALLE 22,30, BEN PRIMA DEL TERMINE DELLA MEZZANOTTE;
SIA LO STUDIO DI VIA TEULADA, SIA IL TEATRO PARIOLI, SIA LO STESSO STUDIO DEL TG LAZIO IN CUI MI TROVAVO IO ERANO RICOLMI DI ESPONENTI DI FORZE POLITICHE NAZIONALI ITALIANE, MOLTI DEI QUALI AMMINISTRATORI LOCALI IMPEGNATI IN CAMPAGNE ELETTORALI. MA L'UNICA PERSONA CUI E' STATA TOLTA LA PAROLA, CUI NON E' STATO CONSENTITO PARLARE E' STATO CHI NON E' CANDIDATO, NON E' ESPONENTE DI ALCUNA FORZA POLITICA IMPEGNATA NELLA COMPETIZIONE ELETTORALE PROSSIMA, CHI SEMPLICEMENTE INTENDEVA CORREGGERE UNA INESATTEZZA RELATYVA ALLA PROPRIA IDENTITA'.
La reazione da parte del conduttore è stata talmente aggressiva e dura, seguita, come è stata, dalla forzata riduzione al silenzio, che è realisticamente impossibile non ritenerla premeditata.
Certo, la sola presenza della mia persona era di disturbo: per il fatto stesso del mio essere tra i davvero pochissimi invitati alla lunga trasmissione che non fossero appartenenti ad una forza politica impegnata nelle elezioni, e per non essere io un candidato."
Per informazioni: 06/689791