ROMA 7-8 aprile 1995 Hotel ErgifeMARCIA DELLE PALME 9 aprile dal Campidoglio a S.Pietro
Il Partito Radicale è oggi il referente transnazionale ad adesione diretta divenuto »secondo partito per migliaia di cittadini, parlamentari e membri di governo di decine di paesi - e appartenenti, militanti, iscritti anche a decine di partiti nazionali diversi, sovente diversissimi.
Il transpartito transnazionale non è un punto di riferimento: niente affatto. E' uno strumento che si decide e sceglie di utilizzare nel e con l'iscriversi. Una vanga, una zappa, da utilizzare insieme per dissodare.
Il Partito Radicale di oggi è l'organizzazione che è riuscita a portare alle Nazioni Unite, all'Assemblea Generale dell'ONU i grandi temi della pena di morte e della giustizia internazionale, del Diritto e della Legge, del diritto e del suo dover essere cogente per essere, del suo dovere e potere vivere in e con istituzioni, organi, norme, procedure.
Abbiamo conquistato a tutti e a ciascuno degli abitanti del pianeta il primo segmento di diritto internazionale cogente, qui in Europa, con il tribunale non dei vincitori, ma della comunità delle persone del mondo, chiamato a giudicare i massacri nella ex-Yugoslavia. E siamo riusciti a New York, tanto lontani da Roma quanto con il deciso e generoso e decisivo impegno della Missione italiana alle Nazioni Unite, a far sì che si aprisse l'iter giuridico-istituzionale per la creazione della Corte Penale Internazionale permanente sui crimini contro l'Umanità, e che la Risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali dividesse la comunità degli stati. L'essere stata proposta, l'avere catalizzato sottoscrizioni da decine di governi, l'aver diviso il Parlamento non-Parlamento del Palazzo di Vetro, significa, speriamo, l'apertura di una fase radicalmente nuova nel sistema delle relazioni internazionali.
Meno di 200 persone hanno in questi anni concepito, fatto vivere, dato forza alla follia ragionevolissima e vincente che è stato il transpartito transnazionale. Abbiamo aperto in questi mesi, da quando a Sofia ci siamo riuniti nel Consiglio Generale e poi attorno all'impegno della Mozione lì approvata, e intorno a Emma Bonino oggi non più Segretaria del Partito, dacché è entrata nella Commissione UE, abbiamo aperto una stagione difficilissima e dall'apparente insensatezza.
La continuità di questi sette anni è oggi, nei fatti, interrotta, sciolta. Proprio negli straordinari, negli inimmaginabili (per chi non ha partecipato a costruirli) successi conseguiti dal Partito Radicale. Il Congresso non potrà che prenderne atto.
COMUNICATO STAMPA