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Conferenza Partito radicale
Pezzilli Dora - 6 aprile 1995
Cari compagni, la tesi che vorrei mettere, se possibile definitivamente, riguarda l'identita' del Partito Radicale;L'ultima volta che ho avuto l'occasione di parlare di cio' telefonicamente con Marco Pannella, cio' che ho potuto notare, era oltre alla sua disperazione personale, la constatazione che, in Italia l'identita', sua (sic!) quanto di ogni radicale, e' praticamente impossibile da riconquistare stante la chiusura di informazione che come una cappa di morte ha oppresso la nostra nazione.Ora io credo che il problema che riguarda la visione del mondo rispetto alla Costituzione sia determinante per comprendere quanto tutti abbiamo dovuto finora soffrire.Perche' faccio appello alla Costituzione? Perche' il problema delle droghe riguarda solo ed essenzialmente la Costituzione li' dove recita che ognuno di noi e' responsabiule personalmente di cio" che introduce nel proprio corpo nella propria mente senza le dere terzi".La nostra liberta' e' cominciata ad estinguersi quando il Partito Socialista Italiana at
traverso il suo responsabile migliore, Bettino Craxi ha deciso di perseguitare, con una concezione illiberale sul tema droghe, come sul tema informazione, Il Paese reale e formale, a tal punto che ne' piu' legge ne' piu' diritto poteva aver ragione nei confronti delle prepotenze unite insieme sia paleodemocristiane che pseudosocialiste.Certamente cio' ha prodotto la rivoluzione nonviolenta che oggi va' sotto il nome di Leghe. La lega, ha interpretato nel modo migliore dando voce al Paese reale (mi spiace per gli intellettuali forbiti alla sgarbi), che dopo aver subito persecuzioni di ogni genere si sono risvegliati e hanno legalmente sconfitto il precedente potere.Credo che Marco Pannella, nonostante i suoi sforzi tesi a limitare il danno prodotto dai suoi compagni storici, non possa certamente riuscire oggi a depistare il Popolo Italiano.Nulla e' riuscito ad esprime di autenticamente liberale che appartenesse alla sua, come alla nostra storia radicale, tanto da potermi convincere a riconoscerlo come emendab

ile, per conto altrui dei danni che nel frattempo si sono venuti a creare.Capisco, i suoi perche', comprendo le sue ragioni, resta il fatto che L'Italia ha ormai sopportato ben oltre il sopportabile , da lui, da Berlusconi, da chiunque.Tempo io gliene ho dato, mi pare, il processo al Palazzo, che Pasolini avrebbe avuto il diritto di pretendere, non lo ha subito, ne' lui, ne Bettino.In nome forse di speranze che non erano sbagliate, quanto piuttosto deposte in mani sbagliate.Auguro al Partito radicale di sconfiggere nonviolentemente chiunque non abbia saputo rappresentare la nostra storia, chiunque oggi pretenda di dare dimostrazioni a chi ha effettivamente salvato il Paese e al Partito della Lega il miglior successo elettorale.Spero in un futuro radicale migliore. Auguri Dora Pezzilli.

 
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