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Conferenza Partito radicale
Pezzilli Dora - 6 aprile 1995
Naturalmente chiedendo scusa a tutti se in qualche verbo la mia scrittura puo' sembrare incomprensibile , cerchero' egualmente di darmi da fare affinche' questo per voi non sia "un congresso pietra tombale", scrivendo per voi, nonostante il mio persecutore, che ruba la mia anima quanto la mia mente e vi raccontero' tutto cio' che posso sul Partito Radicale dal 1989.Da Budapest. Anzi da Trieste. Cosi' questo problema del partito anche omosessuale avra' finalmente una sua sèpiegazione; cosi' sara' semplice non confondere cio' che si deve fare, davanti alla violenza dell'interlocutore, rispetto alla propria dipendenza non solo dalle cosidette droghe (che non esiste) quanto dalla violenza delle persone che pur di non accettare il fatto che l'amore non puo' essere una proprieta' si ostinano a non riconoscere nella scelta individuale che sempre un radicale deve sostenere un atto po0litico, spesso molto piu' importante delle vuote parole o astensioni indulgenti di chi magari ti riconosce solo per sfruttare una occa
sione di potere.Non siamo costretti a dare amore. Quando ci accorgiamo che esso diventa un'arma letale, e' giusto allontanarsene scappare ovunque, e chi non comprende quanto spesso sublime sia cio', non ha compreso niente del verbo nonviolento che ci ostiniamo a pretendere, magari da un nostro familiare.La famiglia e' cio' che rende ognuno giustificato a pretendere, spesso a violentare. La mafia sulle droghe si regge su una concezione praticamente fallimentare se , ognuno di noi evitasse di riconoscersi solo in quanto appartenente, in quanto origine, in quanto credente, in quanto miscredente, tessere , tessere, voce del verbo Tessere.L'Italia repubblicana si e' scocciata delle Vostre tessere, si e' riempita oltre misura delle vostre ideologiche bandiere, fatte per distinguere piu' che amare, piu' che sognare, e giustamente non vuol saperne di appoggiare bandiere obsolete che non appartengono piu' alla civilta? della futura Unione transnazionale.Nessuno escluso oggi, il problewma predominante riguarda le guer

re di religione, siano esse fatte di bandiere rosse gialle o nere, la rivoluzione delle Leghe, stabilisce l'unione dei popoli che da condividere hanno essenzialmente la caduta delle barriere (magari anche architettoniche)ideologiche che distinguevano oriente ed occidente mondiale.L'unica forza politica Europea che oggi e' in grado di far crescere questa unione e' una forza che a cominciare dal proprio "lume", dalla propria storia individuale, sappia far convergere varie idee politica in nome della difesa contro l'oppressore.In Italia l'oppressione e' datata con il secondo centrosinistra, con la conquista del potere reale da parte dell'ex Partito Socialista, che oltre al resto ha compiuto quell'errore fatale,.La mia generazione aveva sopportato in silenzio tutto cio', io, urlando piu' di altre persone avevamo affermato il diritto e la legge inascoltati, come sempre.Per anni la nostra voce aveva riempito le piazze di tutta Italia, cercando di far comprendere a costopro che la continua violazione dello stato di

diritto si sarebbe trasformato in orrore.L'orrore istituzional-dialettale, e' ben misera cosa rispetto a quello, credetemi che sarebbe potuto succedere.Quindi non credo di far male, vista la mia situazione, a dire che le Leghe sono state piuttosto buone. In altra condizione, ben altri sarebbero stati i risultati per l'istituzione ben altre le conclusioni nelle piazze Italiane.Poi l'abbraccio feroce che i Pannelliani hanno cercato di dar loro, per evitare la vittoria finale, e' stato un bene.Perche? Perche' la lega era troppo giovane, aveva bisogno di apprendere, capire difen dersi dai falsi amici, scoprire quanto sia difficile gestire il potere, e mi pare che stiano imparando bene.Il partito Radicale transnazionale deve sapere che la rivoluzione nonviolenta Italiana e' stato un bene. Ci siamo tolti dalle scatole, grazie alla Lega, quarant'anni di perversioni democristiane, aggiunti a altrettanti complessi di regime.La gente ha cominciato a parlare di politica anche per le strade, A non avere paura del poter

e romano che tutto assorbe e tutto conclude.Si', resta da eliminare qualche incompetente, ma per questo e' semplice, bastera' far mente locale alla storia radicale, sernza esserne succube, ricordarsi che ogni Duce e' comunque destinato a perire ed aspettare che il cittadino comune scopra da se che il vero interlocutore radical'leghista, se si vuole, o radical altre cose, e' sempre dentro di se'.Roma e' cieca, sorda, come sempre, non c'e' problema, non puo' vincere.Puo' sperare.Pannella puo' sperare che la sua identita' gliela regali qualche radicale di buon cuore.Qualcuno che si ricorda la sua storia, anche personale. Se poi lui, e' il primo a vergognarsene....e' lui che dovrebbe preoccuparsene.Da quel che ho potuto notare all'ultima riunione dei club Pannella, il duce stava male.L'aria intorno era la solita aria di timore reverenziale, di chi sa' di non poter parlare, gli altri coptati di regime, non ho avuto il piacere di conoscere. Poi ci sono i giovani di belle speranze.La cosa piu' lampante? NIENTE DONN

E.NIENTE DONNE,NIENTE DONNE, NIENTE DONNE.Un Partito radicale senza bambini e donne? Siamo proprio messi male.D'altronde se il duce non si pente....

 
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