Roma, 10 aprile 1995IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE EMANA FINALMENTE LA CIRCOLARE SULL'ESPERANTO: IL PARTITO RADICALE E L'ASSOCIAZIONE RADICALE "ESPERANTO" RINGRAZIANO.
In data odierna il Ministro della Pubblica Istruzione - con protocollo n. 1617 e indirizzata ai Provveditori agli studi, alle Sovrintendenze, alle Direzioni Generali ed ai Coordinatori degli Ispettori Tecnici - ha emanato una Circolare che accompagna il documento conclusivo della Commissione Ministeriale per la promozione della Lingua Internazionale detta Esperanto.
Un atto che, con la manifestazione mascherata "MINISTRO GIU' LA MASCHERA SU L'ESPERANTO", il Partito Radicale e la "Esperanto" Radikala Asocio avevano chiesto l'8 febbraio scorso. In quell'occasione, ultimo giorno di carnevale, una delegazione radicale fu ricevuta dal Sottosegretario Corradini e rassicurata sulla opportunità che quello Studio venisse divulgato quanto prima.
La Circolare Ministeriale di oggi mantiene la promessa di quell'occasione ed il Partito radicale e l'ERA sono ben felici di esprimere il proprio ringraziamento al Ministro Lombardi e al Sottosegretario Corradini.
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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Ufficio studi, Bilancio e Programmazione- Ufficio I
C.M. n.126 Roma, 10 aprile 1995
Prot.n.1617
Ai Provveditori agli Studi. Loro sedi
Ai Sovrintendenti Scolastici Regionali. Loro sedi
Al Sovrintendente Scolastico per la provincia di Bolzano. Bolzano
All'Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca. Bolzano
All'Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine. Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la provincia di Trento. Trento
Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma Valle d'Aosta. Aosta
Alle Direzioni Generali dell'Istruzione Secondaria di I e II grado. Loro sedi
Ai Coordinatori Regionali degli Ispettori Tecnici presso le Sovrintendenze Scolastiche Regionali. Loro sedi
Oggetto: Diffusione del Documento conclusivo della "Commissione per la promozione della lingua internazionale detta" Esperanto"
Al fine di fornire elementi di conoscenza e valutazione sul problema della lingua internazionale detta Esperanto si trasmette il testo della relazione finale 22.12.93 preparata dalla apposita Commissione Ministeriale.
Emergono dal testo informazioni, dati e proposte che appaiono inusuali alla maggior parte di coloro che si pongono i problemi connessi con gli apprendimenti linguistici.
D'altra parte la questione della lingua e delle lingue si pone con sempre maggior intensità e talora con vera e propria drammmaticità, in un mondo nel quale i bisogni di identità etnico-linguistica e di comunicazione a livello planetario si sviluppano in termini difficilmente controllabili per le tensioni contraddittorie eper i costi umani, sociali ed economici che comportano.
La proposta di una lingua internazionale ausiliaria veicolare e non etnica sembra trovare nuove ragioni proprio per garantire, nello stesso tempo, il rispetto della pluralità delle lingue, anche quelle economicamente più deboli, e e il rispetto dei diritti di ciascuno a comunicare potenzialmente con tutti.
Ciò che appare utopistico oggi, potrebbe rivelarsi ragionevole e perfino necessario per le prossime generazioni, se frattanto si continueràa coltivare, sia pure in circuiti limitativi, non solo l'istanza generale, omogenea alla dottrina transculturale dei diritti umani, ma la concreta comunicazione attraverso la lingua internazionale Esperanto.
Nella considerazione positiva di questo originale strumento linguistico si incontrano oggi alcuni di coloro che affrontano i problemi esponenziali della traduzione di ciascuna lingua in tutte le altre, e alcuni di coloro che cercano di offrire ai giovani una base linguistica utile a facilitare l'apprendimento delle altre lingue.
La relazione allegata offre ampia documentazione e vari spunti di riflessione a questo proposito e formula diverse proposte.
Non spetta a questo Governo, dati i limiti programmatici che lo caratterizzano, assumere impegni che trascendano i tempi ragionevolmente prevedibili per la sua azione.
Ciò non impedisce l'invito alle SS.LL. a favorire la più ampia conoscenza e discussione dei problemi e delle proposte contenute nel documento allegato.
IL MINISTRO