SABATO 8 APRILE
SINTESI DELL'INTERVENTO DI GYALTSEN GYALTAG, RAPPRESENTANTE DEL DALAI LAMA
E' un onore per me essere presente al vostro congresso e ringrazio il PR per avermi chiesto di essere qui a parlare del Tibet.
Vi porto il saluto di Sua Santità il Dalai Lama.
I rapporti tra il PR e il popolo tibetano hanno una storia antica: da molti anni il PR sostiene i diritti del popolo tibetano.
Momento centrale di questo lungo rapporto è stata la visita che il Dalai Lama ha compiuto nel 1994 alla sede di Roma del PR.
Uno dei principi di noi tibetani è il rispetto per qualsiasi firma di vita. Per questo la nostra lotta non è contro i cinesi. Noi non lottiamo per il ritorno a una società arcaica e antidemocratica.
Noi lottiamo per i diritti dell'uomo e contro la violazione dei diritti umani compiuta dal governo cinese in Tibet.
E' una lotta per l'autodeterminazione e per la giustizia.
Inoltre i tibetani lottano per l'affermazione dei valori spirituali in un mondo sempre più materialista.
Sono essenzialmente tre i motivi per cui la Cina occupa il Tibet:
l'importanza strategica della regione, la ricchezza di risorse naturali, la ricerca di uno spazio vitale per una popolazione in continua crescita.
Questo provoca la militarizzazione di vaste aree del territorio tibetano, lo sfruttamento irresponsabile e il deterioramento dell'ambiente naturale, la colonizzazione culturale, la discriminazione e la sparizione dei tibetani e della loro cultura.
Da tutto questo deriva il rischio che possano esplodere conflitti di dimensioni notevoli.
Nonostante questo i tibetani continuano a volere che i loro problemi si risolvano secondo i principi della nonviolenza e del dialogo. I tibetani si sforzano di dimostrare che tutto questo è possibile.
Io voglio ringraziare il PR, la sua leadership e tutti i suoi iscritti a nome del Dalai Lama e del popolo tibetano per tutto quello che avete fatto. Per questo vogliamo un collaborazione sempre più stretta per il futuro.