Notizie da radio, Tv e quotidiani.Verso le 6 di mattina del primo maggio carri armati croati sono entrati nella zona tampone (tra croati e serbi ribelli, controllata dall'UNCRO), mentre i serbi hanno invaso i magazzini delle armi dell'UNCRO, cominciando ad attaccare Pakrac. Il governo croato, ha dichiarato che l'UNCRO era informata di questa azione, confermando che la Repubblica di Croazia non intende mettere in questione la sua politica di reintegrazione pacifica delle zone occupate.
Comunque la polizia croata, insieme con l'esercito, controlla ora non solo il tratto occupato dell'autostrada ma anche la ferrovia e tutta la citta' di Okucani, cittadina chiave del corridoio serbo. I croati hanno inoltre liberato la città di Jasenovac (al confine con la Bosnia, ndt.) che era occupata ormai da 4 anni e tutta la riva nord della Sava. In tal modo hanno tagliato ed isolato l'enclave serba della Slavonia centrale.
E'stata inoltre conquistata la posizione strategica di Seovica, determinante per l'avanzamento verso sud e verso la Bosnia.
Secondo alcune notizie, non confermate, ma neanche smentite, i croati sarebbero entrati anche in Baranja (la regione a nordest, sopra Osijek). Si segnalano anche grandi movimenti di forze da entrambe le parti verso il paese di Medak, nel centro sud della Kraina serba, il che puo' preludere ad un estensione del conflitto a sud.
In risposta la parte serba ha annunciato l'attacco generale alle città croate.
Da ieri la gran parte delle città della Slavonia e della Posavina, tra cui Pakrac, Novska, Osijek e Nova Gradiska, sono sotto attacco. Anche Karlovac e Sisak sono state bombardate (circa 30-40 km al sud di Zagabria, ndt.).
Zagabria e' stata attaccata alle 10.30 di questa mattina con sei missili a frammentazione che hanno colpito il centro della citta', precisamente la sede della polizia, l'ambasciata americana e Draskoviceva, una delle vie principali. Decine le auto distrutte o incendiate. Anche l'auto in transito del sindaco di Osijek, Kramaric, e' stata accidentalmente colpita e l'autista è stato ferito. Secondo la radio croata vi sarebbero una sessantina di feriti, alcuni molto gravi, nonchè quattro morti.
Anche l'areoporto e la cittadina di Velika Gorica, a 15 km da Zagabria sono stati bombardati. Il traffico aereo e'sospeso.
Secondo Sky-news anche la citta' di Dubrovnik sarebbe sotto bombardamento.
La Radio di Knin ha intanto chiamato alla mobilitazione generale per tutte le persone abili con l'invito a spostarsi in Slavonia occidentale. Secondo una reporter da Sibenik anche donne sotto le armi ed adolescenti dei licei della Kraina sarebbero stati inviati in questa zona.
Ricordiamo che l'accordo tra il governo croato ed i serbi ribelli sulla reintegrazione pacifica delle zone occupate del 2 dicembre 94, aveva comportato la riapertura del tratto chiuso dell'autostrada Zagabria-Belgrado (24 chilometri, tra Okucani e Novska, ndt) .
Nei ultimi giorni gli attacchi a macchine e viaggiatori erano aumentati culminando il 28 e 29 aprile in azioni terroristiche che, secondo le fonti croate, hanno portato al ferimento di decine di persone ed anche a non precisate uccisioni. L'ultimo attacco, che ha provocato l'intervento croato, si è svolto ieri notte sul tratto autostradale Pakrac-Pozega, pure controllato dai serbi.
* Bollettino diffuso dai mas-media croati nella giornata di ieri:
"Questa mattina, alle 5,30, il Ministero degli interni croato ha autorizzato un'azione si polizia a carattere limitato nel tratto dell'autostrada Zagabria-Belgrado, tra Novska e Nova Gradiska, allo scopo di riaprire, controllare e rendere possibile il traffico libero sulla stessa autostrada".