PROPOSTA DI RISOLUZIONE depositata conformemente all'art.47 del Regolamento dagli On. Marco PANNELLA e Gianfranco DELL'ALBA sulla situazione in Croazia.
A. Considerando che il 1 maggio 1995 la polizia e l'esercito croato hanno intrapreso congiuntamente un'azione militare nel territorio croato della Slavonia occidentale, che detto territorio risultava occupato da milizie serbe appartenenti all'autoproclamata repubblica serba di Kraijna dall'agosto 1991, che tale azione è stata giustificata dalle autorità croate con il fine di assicurare il controllo del tratto autostradale Novska - Nova Gradiska.
B. Considerando che il tratto autostradale in questione era stato oggetto a più riprese nei mesi scorsi e particolarmente nelle ultime settimane di attacchi armati alle vetture in transito e di numerosi altri incidenti in palese violazione degli accordi di tregua del 29 marzo 1995 e che le forze delle Nazioni Unite, preposte a garantire la percorribilità di detta autostrada non erano riuscite ad ottemperare al compito.
C. Considerando che l'azione militare si è svolta nell'assoluto rispetto della popolazione civile residente nella zona; che alla popolazione civile sono state successivamente fornite assistenza e garanzie per una pacifica reintegrazione sotto l'amministrazione croata, inclusi i diritti di cittadinanza ed i particolari diritti derivanti dalla legge sulle minoranze; che ai miliziani ribelli non colpevoli di crimini particolari è stata applicata la legge di amnistia per il reato di insurrezione contro lo stato.
D. considerando che a tale azione di ripristino della legalità croata e della legittimità internazionale sono seguiti bombardamenti indiscriminati di città croate ad opera delle milizie serbe comandate dal generale Martic e che tali bombardamenti effettuati con missili del tipo "Orkan" risultano essere mere operazioni di rappresaglia contro la popolazione civile.
Il Parlamento europeo
1. rivolge un pressante invito alla Corte internazionale per i crimini nella ex-Jugoslavia ad aprire un inchiesta contro il generale Martic ed i suoi collaboratori;
2. esprime disappunto per l'operato delle Nazioni Unite per aver sostenuto e diffuso notizie non verificate in merito a presunti "massacri di civili" ad opera della parte croata, notizie tendenti a screditare le autorità croate.
3. invita la Commissione europea a consolidare ed accelerare i accordi di associazione della Croazia alla Unione Europea al fine anche di assicurare il processo di pacificazione e di reintegrazione dei territori occupati nel rispetto dei diritti delle minoranze, secondo gli standard legislativi europei;
4. chiede al suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio ed ai governi dei Stati membri.