La mozione parlamentare sulla moratoria che ho appena inserito in questa conferenza è un testo già diffuso in Italia e fuori di Italia, due mesi fa, con il giornale "Nessuno tocchi Caino". Come già argomentato nella mia relazione al 37· Congresso del Partito Radicale, non possiamo ripetere banalmente l'iter dell'anno scorso, da un solo parlamento, da un solo governo alle Nazioni Unite. Occorre partire quest'anno da almeno due, tre parlamenti (oltre che dal P.E.). Cominciamo a discutere, ma anche a censire le possibilità di presentazione della mozione, le disponibilità di militanti e di parlamentari, al fine di individuare al più presto i parlamenti o, direttamente, i governi su cui puntare. Il lavoro è piuttosto complesso, rischiamo di non farcela coi tempi (Come è scritto nella mozione, il 20 agosto è il termine entro il quale un governo può chiedere all'Onu la messa all'ordine del giorno di un punto sulla pena di morte), forse occorrerebbe avviare la raccolta firme e i contatti coi governi, decidendo in un secondo momento se presentare la mozione, se avviare la richiesta governativa, se ritirarla. Non lo so. Finora, che io sappia, è stata avviata nel parlamento italiano una prima raccolta di firme.