Roma, 15 maggio - "Dopo l'accordo siglato oggi a Lisbona fra Italia, Francia e Spagna per la costituzione di forze terrestri e navali comuni da mettere a disposizione dell'Unione dell'Europa Occidentale (UEO) per missioni di mantenimento della pace e umanitarie, occorre dire con chiarezza un fermo 'No' alla Turchia, che ha richiesto la partecipazione a pieno titolo alla UEO e che č stata presente, come membro associato, all'incontro di Lisbona". E' questo l'invito ai ministri degli Esteri Agnelli e della Difesa Corcione rivolto da Antonio Stango, direttore della rivista internazionale sui diritti umani e la sicurezza "La Nuova Frontiera" e presidente del'Osservatorio sulla proliferazione delle armi e delle tecnologie militari.
"Fino a quando le forze armate turche saranno responsabili di violente repressioni e di massacri nel Kurdistan, all'interno ed all'esterno dei confini turchi, non č accettabile la richiesta di ulteriore integrazione nelle strutture dell'Europa comunitaria in alcun campo, e tanto meno in quello militare", sottolinea Stango, secondo il quale: "Anche l'offerta da parte turca di partecipare alla forza di polizia della UEO a Mostar, nella Bosnia, deve essere valutata con estrema prudenza".