Ringrazio gli amici dell'Associazione Radicale Antimilitarista, costituitasi a Mosca domenica scorsa, per avermi eletto membro del Comitato Esecutivo. Farò tutto il possibile per contribuire alle lotte di questa associazione, integrata nel Partito Radicale.Per quanto riguarda la mia nota biografica, che da Mosca è stata inserita in questa conferenza, preciso che l'attività per i diritti umani è iniziata almeno nel 1981 - quando, essendo Rutelli il segretario del Partito Radicale, decidemmo insieme di dare vita al Comitato per la difesa dei diritti umani nei Paesi dell'Est; e che il 23 Agosto del 1989, a Mosca, quando la polizia gorbacioviana disperse una grande manifestazione a piazza Pushkin nel cinquantennale del patto Molotov-Ribbentrop (per l'ammissione dell'illegalità di quell'accordo ed il riconoscimento dell'indipendenza degli Stati baltici), nessun altro italiano venne arrestato. Non sarà male ricordare i sanguinosi pestaggi da parte della polizia sui fermati, l'ostinazione del regime a confermare la validità degli accordi con Hitler, il successivo tentativo di distruggere con i carri armati delle forze speciali del Ministero degli Interni, i paracadutisti ed il KGB le speranze di libertà e le iniziative rigorosamente nonviolente dei popoli di Estonia,
Lettonia e Lituania, che attuarono fra l'altro la più grande e più bella catena umana della storia. Si dovette allora al realismo ed alla volontà di pace di pochi, fra i quali lo stesso Eltsin, se non si procedette ad un massacro per la "difesa dell'Unione Sovietica", come ora accade - senza che Eltsin voglia o possa opporvisi - in Cecenia per una supposta integrità della Russia.