RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO DEL 16 FEBBRAIO 1995 - B4-0220/95 - SUI DIRITTI UMANI IN TURCHIA E L'IMPUTAZIONE DI "PROPAGANDA SEPARATISTA" MOSSA DALLA CORTE DI SICUREZZA DELLO STATO, A ISTANBUL, ALLO SCRITTORE YASSER KEMAL
Il Parlamento europeo,
A.considerando che il 13 gennaio 1995 la Corte di sicurezza dello Stato a Istanbul ha disposto un'inchiesta nei confronti dello scrittore turco Yasser Kemal e che il 23 gennaio essa ha deciso di aprire un processo per "propaganda separatista",
B.considerando che è incriminato un articolo pubblicato dal suddetto scrittore nell'edizione del 2 gennaio del settimanale tedesco "Der Spiegel", in cui egli denuncia la repressione della minoranza curda di Turchia da parte di Ankara e critica il doppio linguaggio delle autorità, concilianti con l'Occidente e spietate all'interno delle loro frontiere,
C.considerando che la Turchia è membro del Consiglio d'Europa e ha firmato e ratificato la Convenzione europea sui diritti umani,
D.considerando che sotto l'attuale governo turco continua la persecuzione sistematica di scrittori, giornalisti e intellettuali,
E.considerando che in Turchia continua a crescere il numero delle persone arrestate e imprigionate per "delitti d'opinione",
F.considerando che, secondo la legge turca contro il terrorismo, il "delitto di propaganda separatista" addebitato a Yasser Kemal è passibile di una pena da due a cinque anni di prigione e di una pesante ammenda,
G.considerando che l'autore settantaduenne, una sorta di coscienza del suo paese, è stato imprigionato all'indomani del putsch militare del marzo 1971 per aver denunciato la situazione sociale del suo paese,
1.denuncia vibratamente l'imputazione di Yasser Kemal;
2.ritiene che l'imputazione di "propaganda separatista" addebitata all'interessato sia del tutto ingiustificata e che l'articolo del settimanale "Der Spiegel" non contenga alcun elemento oggettivo che giustifichi una siffatta imputazione;
3.ritiene pertanto che si tratti di un processo politico e di un grave attentato ai diritti umani e al diritto alla libertà d'espressione;
4.ritiene un siffatto processo indegno di uno Stato che si vuole democratico e che è inoltre associato all'Unione europea;
5.invita il Consiglio e la Commissione a intervenire presso le autorità turche affinché la Turchia rispetti maggiormente i diritti umani e sospenda qualsiasi procedimento nei confronti dello scrittore Yasser Kemal;
6.ricorda e ribadisce le sue precedenti risoluzioni sulla situazione dei diritti umani in Turchia e più in particolare le sue risoluzioni del 29 settembre 1994 e del 15 dicembre 1994 sul blocco dei lavori della sua commissione paritetica con la Turchia e sull'unione doganale con questo paese;
7.incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e al governo della Turchia.