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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Olga - 26 maggio 1995
<< "...better to have a LAW (even if imperfect) than
NO LAW AT ALL!"...>>

No, Marino, non sempre l'esistenza di una legge

qualsiasi e' meglio della sua assenza. Se tu ricordi

la storia dell'umanita' tu capisci che la tua frase

non e' giusta malgrado tutto il suo pathos.

Quanto al nostro caso concreto... Credo che questo sia

proprio il caso quando l'assenza della legge

"imperfect" sarebbe meglio della sua esistenza.

Perche'?

Perche' questa legge "imperfect" e' capace di

deteriorare considerevolmente la situazione reale per

migliaia e migliaia di obiettori di coscienza.

Il fatto e' che oggi in Russia, grazie all'articolo 59

della Costituzione che garantisce il diritto al

rifiuto del servizio militare e grazie anche

all'assenza della legge sul servizio alternativo,

noi abbiamo una situazione molto singolare: ogni

giovane che non vuole affatto servire puo' facilmente

realizzare questo suo desiderio molto comprensibile e

naturale. Basta soltanto presentare la dichiarazione

del suo rifiuto al tribunale richiamando l'articolo

59 della Costituzione della Federazione Russa. Ed

allora invece di uccidere i suoi simili o trasformarsi

per 3 anni in schiavo del Ministero della Difesa

ogni giovane puo' oggi, grazie a questa situazione

paradossale, spendere questi 2-3 anni piu' belli della

vita piu' produttivamente e per se stesso e per la

societa'.

L'adozione della legge "imperfect" sul servizio

alternativo avrebbe potuto distruggere questa

situazione singolare senza gia' parlare che quasi 3

anni del "servizio alternativo" in Cecenia o in

Tagikistan o nella zona di qualche centrale nucleare

esplosa (secondo la legge un coscritto non puo'

scegliere ne' luogo ne' carattere del suo servizio

alternativo) possono portare un povero obiettore di

coscienza non soltanto all'ospedale, ma anche

direttamente al cimitero. Non credo allora che gli

autori di questa legge possano diventare eroi

nazionali russi "per il loro contributo nel processo

della democratizzazione della Russia".

Allora l'ultima domanda che vorrei fare a Marino ed a

tutti: ma infine, chi esiste per chi?

la legge per l'uomo o l'uomo per la legge?

PS. ho appena letto l'ultimo intervento di Marino.

dunque vorrei aggiungere ancora qualche parola. sono

assolutamente d'accordo con Marino che dobbiamo

sostenere ogni, perfino piccolissimo, passo verso la

democratisazione e il diritto. non sono affatto

massimalista e alla frase (sia pur molto bella, e'

vero!) "siate realisti, esigete l'impossibile!"

preferisco quella piu' banale che "la politica e'

l'arte del possibile". Pero' il problema e' che questa

legge concreta sul servizio alternativo avrebbe

potuto diventare passo indietro distruggendo - come

l'ho gia' detto - la situazione molto singolare grazie

a cui dei giovani possono oggi realizzare de facto il

loro diritto al rifiuto del servizio militare.

 
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