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Conferenza Partito radicale
Stango Antonio - 27 maggio 1995
PARTITO TRANSNAZIONALE ED OBIEZIONE DI COSCIENZA IN RUSSIA

Caro Luca Frassineti,

tu centri un punto importante: il ruolo della Russia nell'insieme della comunità internazionale, nell'ambito delle Nazioni Unite ed in particolare rispetto alla guerra nella ex Jugoslavia. Si tratta, del resto, esattamente di un punto sul quale Nikolay Khramov, Mamuka Tsagareli ed io stesso abbiamo insistito più volte da molti mesi.

Ed ecco invece qualcosa che sembra sfuggirti. Poiché la Russia esercita il proprio ruolo (alle Nazioni Unite, nella ex Jugoslavia o nella vendita di tecnologie nucleari all'Iran) in modo in gran parte determinato dai propri "poteri forti", e segnatamente dall'apparato militare-industriale, e poiché la connotazione militarista ne inficia radicalmente le possibilità di sviluppo democratico e quindi di abbandono della politica di potenza all'interno ed all'esterno dei propri attuali confini, qualsiasi processo di cambiamento dell'apparato militare vi ha un'importanza fondamentale. La questione del diritto effettivo all'obiezione di coscienza riguarda praticamente tutte le famiglie russe; ed è cosa estremamente più sentita di quanto possa esserlo in Paesi non impegnati continuamente in guerre del tipo di quella afghana o di quella cecena.

Ciò considerato, non è affatto trascurabile per il Partito Radicale che la legislazione russa in materia sia "più o meno buona".

 
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