Caro Turco,è giustappunto al rigore "proprio" - cioè nostro comune, di partito - che penso. Mi sembra, del resto, che nella storia del Partito radicale non sia venuto meno. E' però importante che così continui ad essere: ed è per questo che credo che le nostre posizioni e le nostre iniziative su temi che considero di grande importanza quali il rapporto fra Unione Europea e Turchia o l'antimilitarismo e l'obiezione di coscienza in Russia debbano a quel rigore essere adeguate.
Quando vengono avanzate proposte di cedimenti nei confronti di regimi come quello oggi al potere in Turchia, o di ipotesi legislative volte di fatto a sgretolare il diritto all'obiezione di coscienza in Russia, allora ritengo di insistere, con il dialogo e l'indicazione di uteriori elementi di conoscenza, perché quelle proposte non vengano assunte dal partito; ed allo stesso modo, per converso, vorrei che se ne assumessero di opposte. Sono certo che quando anche da parte tua si presterà una maggiore attenzione alla realtà di determinate situazioni, non ti sarà difficile condividere quanto Nikolay od io stesso stiamo sostenendo in proposito.