Tanto per invitare ancora una volta Marino Busdachin a leggere quello che è effettivamente scritto, piuttosto che scrivere di quello che non si è letto, ricordo di non avere parlato dello "Stato di diritto" in Russia, ma soltanto del diritto all'obiezione di coscienza: che nell'attuale Costituzione russa c'è e che viene anche fatto rispettare, concretamente, dalla giurisprudenza.Questo, naturalmente, nulla toglie alla necessità di arrivare in materia ad una buona legge; ma fa sì che di una legge punitiva degli obiettori, e che li assegni di fatto ai lavori forzati, davvero non ci sia alcun bisogno.
Se poi si affrontasse davvero il tema dello Stato di diritto nel suo insieme, né io né altri potremmo sostenere che in Russia si sia mai realizzato - se non a tratti e solo per alcuni elementi; né sotto Lenin, né sotto alcuno dei suoi successori sul trono del PCUS, né nell'attuale Federazione Russa.