Uno stralcio dell'articolo pubblicato oggi su "La Repubblica".Roma - »Se sono una strega, vincero' lo Strega . Ancora siamo solo alla cinquina del premio, ma la napoletana Mariateresa Di Lascia, combattiva militante radicale, morta lo scorso anno a quarant'anni, è prima con 58 punti. La seguono altre due donne: Elisabetta Rasy e la storica dell'arte Marisa Volpi, entrambe con 57 voti. A distanza di un solo punto Luca Canali e ultimo Luigi Malerba con 41. Rimane fuori Giampaolo Rugarli, scuderia Rizzoli.
Ieri sera in casa Bellonci ai Parioli c'era il marito di Mariateresa Di Lascia, Sergio D'Elia, e il padre, quasi incredulo col suo bottone nero sulla giacca, che si aggirava nell'affollatissima casa odorosa di libri da ogni parte. In terrazza, con un profumo quasi irrespirabile di fiori, il marito della grande protagonista, ex estremista di Prima Linea, ricorda: »Quando firmo' il contratto con Feltrinelli disse questa frase della strega. Era Marco (Pannella n.d.r.) che la chiamava così. Certo, lei sarebbe felice di questa vittoria, ma la vivrebbe con molta ironia, senza prendersi troppo sul serio. E se il libro avrà ancora piu' successo, avremo i soldi per promuovere la nostra associazione contro la pena di morte in nome di Mariateresa . A non stare piu' in se' è Inge Feltrinelli, che per la Di Lascia la settimana scorsa ha organizzato una festa in una terrazza dalla vista mozzafiato e che in casa Bellonci, radiosa in un rosa acceso, all'inizio della serata sembrava poco otimista: »Va bene lo stesso, ma non
entreremo di sicuro; c'è Mondadori... . Da parte del colosso Mondadori, Gian Arturo Ferrari non era troppo convinto.