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Conferenza Partito radicale
Partito Radicale Maurizio - 7 luglio 1995
Lettera di Emma Bonino a Barbara Spinelli

Bruxelles, lunedì 7 luglio, 1995

Cara Barbara,

ho letto il Tuo articolo di oggi su "La Stampa" nel quale affermi, a proposito di Cernobil, che "...non c'è stata mobilitazione degli europei, per salvare o curare questi bambini...l'Unione Europea ha inviato a Kiev materiale costoso ma non utilizzato...e il commissario italiano per gli affari umanitari...si rifiuta di rispondere al telefono all'organizzazione francese che si occupa dei bambini di Cernobil sotto la direzione di Marie-Laurence Simonet".

Francamente sono stupita e sinceramente addolorata per queste Tue affermazioni.

Prima di tutto, Cernobil. Domani Ti faccio avere i dettagli degli interventi di ECHO - European Community Humanitarian Office - ufficio della Commissione che ricade sotto la mia diretta responsabilità. Nel frattempo T'informo - e suona come un paradosso di fronte a quanto da Te scritto - che l'azione di ECHO in quella zona è stata massiccia e che siamo addirittura spesso criticati, sia all'interno che all'esterno della "casa", per il fatto di avervi destinato, e di continuare a destinarvi, eccessive risorse. In aggiunta, l'intervento umanitario di ECHO, il cui mandato si limita all'emergenza, è inquadrato in un più ampio Piano d'Azione che vede coinvolte altre Direzioni Generali della Commissione.

Sulla qualità dei progetti e sui risultati ottenuti credo potrai valutare Tu stessa alla luce della documentazione che riceverai.

Riguardo la signora Marie-France Simonet, non mi risulta che abbia mai telefonato ma Ti segnalo che esistono migliaia di ONG nei 15 Paesi membri attive nel campo umanitario. Più di 160 hanno firmato un accordo di partenariato con ECHO. Non è quindi mia intenzione far fronte personalmente a tutte le telefonate che mi giungono dai vari responsabili. Per questo ho un Gabinetto, una Segreteria ed il personale di ECHO stesso. Mi dispiace solamente che Tu abbia dato credito allo "sfogo" di una organizzazione forse esclusa da qualche finanziamento.

Infine le mine anti-uomo, visto che evochi il problema. Proprio su questo argomento sono intervenuta pubblicamente due volte nell'ultima settimana: in Aula al Parlamento Europeo e al Meeting internazionale sullo sminamento a Ginevra. In marzo, ad un'audizione pubblica organizzata dal Parlamento Europeo, avevo inoltre, a titolo personale, avanzato alcune proposte operative considerate allora poco ortodosse: oggi, sono lieta di comunicarTi, alcune di esse sono state fatte proprie da alcuni Paesi dell'Unione e si rifletteranno certamente nella posizione comune in via di elaborazione per la conferenza di Vienna a settembre. Ma non mi sento sola in questa battaglia: infatti, è da quando seguivo, da deputato nazionale, la campagna per il bando totale che sono in contatto con organizzazioni attive in questo settore.

Ti ho fornito alcune precisazioni sulle quali mi auguro Tu voglia soffermarTi. Mi rimane il profondo dispiacere per quelle affermazioni che riguardano da vicino ciò che sento non solo come il mio lavoro, credimi.

Sono certa che la Tua correttezza professionale, e la nostra reciproca stima, T'indurranno a tornare sull'argomento tenendo conto di questi elementi.

con i più cordiali saluti,

Emma Bonino

 
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