Scritto il giorno 10-Lug-95 da Pr.Bruxelles(!), riportando da La Stampa:
PB> É diffusa l'idea che un drappello di uomini romantici,
PB> dall'etica ferrea, sia salpato sul battello ebbro di
PB> Greenpeace per fermare il mostro freddo che é la
PB> Francia nucleare di Jacques Chirac. (...)
PB> Ma
PB> che si sappia Greenpeace non ha mai navigato lungo il
PB> fiume Dniepr, per soccorrere a Kiev i bambini irradiati
PB> che ancor oggi muoiono a decine per gli effetti
PB> dell'esplosione di Chernobyl.
I discorsi del tipo: "tu difendi la foca monaca, ma perché non
difendi il panda?" li sento da una vita, dai grilli parlanti che non fanno
mai un cazzo né per la foca monaca né per il Panda.
Brava Greenpeace, per quello che che fa, e fa bene.
E' più facile schierarsi sugli esperimenti atomici di Chirac che
sulla ex-Jugoslavija, sul funzionamento della NATO o sugli Stati Uniti
d'Europa. Più facile da una parte e dall'altra. Chirac mostra i muscoli, e
naturalmente inizia da dove è più facile.
Greenpeace fa la sua lotta con rigore e serietà. Sono lotte più facili delle
nostre: non è un buon motivo per dargli addosso.
--- MMMR v4.00unr * Il diritto è il solo mio patrimonio
Francesco II di Borbone