tollerare gli intolleranti ("La società aperta e i suoi nemici") etale affermazione credo spieghi, almeno in parte, cosa stia accadendo
sulla scena politica europea. Tutto sembrerebbe ruotare attorno alla
situazione della ex-Jugoslavia sebbene gran parte dell'opinione
pubblica in questi giorni si preoccupi molto di manifestare il proprio
dissenso nei confronti del governo Chirac, intenzionato a proseguire i
test nucleari. Io non ritengo di dover manifestare un dissenso
ecologista nei confronti di Chirac in questo momento storico. Ritengo
necessari e strettamente correlati alla questione serba, nel modo che
cercherò di spiegare, gli esperimenti francesi. Ciò che mi spinge a
manifestare questa mia presa di posizione al partito della nonviolenza
è molto semplice: credo fermamente che per fare cessare l'invadenza
serba occorra, da parte di tutta la comunità internazionale, rendere
efficace una minaccia nei confronti della Serbia stessa. L'unico capo
di Stato che sin'ora ha in qualche modo specialmente sul piano della
comunicazione umana, tentato di rendere efficace una minaccia nei
confronti della Serbia è proprio Chirac e questo perchè oltre alla
minaccia (ultimatum) di intervento armato contro la Serbia è riuscito
a creare una situazione, almeno nell'immaginario della gente, in cui
le conseguenze spaventose (leggasi bomba al plutonio), seppur create
da lui medesimo, non saranno più sotto il suo controllo
(radioattività). Tale scenario potrebbe essere una coercizione per
gli altri Stati membri della comunità internazionale che si vedrebbero
costretti ad appoggiare l'interventismo di Chirac con un piano
militare magari più "morbido", ma perlomeno impedirebbe che altre
stragi di persone, in nome della grande Serbia continuino a rinnovarsi
di giorno in giorno, senza sosta. Certo è che se pacifisti,
Greenpeace, Verdi e aggregati riusciranno nel loro pur nobile intento
a fermare Chirac con il pretesto ecologista, non potranno più fare
finta che la guerra nella ex-Jugoslavia non esiste e non è mai
esistita.